Brexit: mancato accordo è una goccia nell’oceano rispetto al lockdown da Covid
Tornata al centro della scena e dovrebbe rimanervi per i prossimi i mesi l’impatto della Brexit è ora in un contesto differente a causa dei drastici effetti economici del Covid-19. Lo scorso 15 giugno il Primo Ministro Boris Johnson, ha partecipato a un meeting virtuale con il Presidente della Commissione Europea, Ursula von del Leyen, e quello del Consiglio Europeo, Charles Michel e tutti hanno concordato di “imprimere un nuovo slancio” ai negoziati commerciali, stabilendo come nuova scadenza la fine di luglio.
Brexit: a che punto siamo
Le trattative sono rimaste a un punto di stallo in molte aree per diverse settimane. L’UE sta insistendo per ottenere l’accesso alle zone di pesca britanniche, mentre Londra non vuole accettare, rifiutandosi anche di accettare qualsiasi futuro cambiamento nelle regole e negli standard. Le impressioni positive sul meeting segnalano che entrambe le parti credono nei benefici reciproci di un accordo commerciale e che c’è spazio per un compromesso. “Continuiamo ad aspettarci che entro la fine dell’anno venga raggiunto un accordo commerciale parziale, che verrà seguito da altri potenziali accordi aggiuntivi negli anni successivi” afferma Azad Zangana, Senior European Economist and Stratgist, Schroders secondo cui data la mancanza di tempo, l’intesa probabilmente si concentrerà sui settori più prioritari per entrambe le parti. I servizi non verranno inclusi, come già dichiarato in precedenza dal Governo britannico.
Se le parti non dovessero trovare un accordo nemmeno parziale, allora l’analista si aspetta che vengano applicati dei dazi al flusso di beni in entrambe le direzioni. Ciò potenzialmente potrebbe far salire i prezzi e minare la domanda. Entrambe le parti ne subirebbero gli effetti, anche se l’impatto sul Regno Unito sarebbe maggiore date le dimensioni relative delle due economie. “Detto questo, alla luce del contesto economico attuale, l’impatto negativo dovuto a un mancato accordo su Brexit sarebbe comunque una goccia nell’oceano in confronto all’effetto per il lockdown da Coronavirus e sarà estremamente difficile distinguere le due cose” conclude Zangana.