Bper potrebbe confrontarsi con rivali su partita Carige dopo rifiuto di esclusiva da parte di Fitd. Credit Agricole tra gli interessati?
Bper potrebbe vedere spuntare rivali nella partita per l’acquisizione di Carige. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da La Stampa, infatti, il Fitd (Fondo Interbancario di tutela di depositi), il maggior azionista di Carige, non intenderebbe concedere a Bper l’esclusiva per la trattativa, come invece richiesto dalla banca emiliana, per non precludere a priori la possibilità che altri operatori presentino delle offerte, magari più allettanti.
Il Fitd aveva infatti mostrato una certa apertura a studiare bene la proposta di Bper che a sua volta aveva confermato la propria disponibilità (verso il Fondo) “a fornire i chiarimenti richiesti e ad effettuare gli approfondimenti ritenuti necessari, oltreché a verificare congiuntamente le ipotesi alla base dell’Offerta; il tutto nel contesto di un adeguato regime di esclusiva”.
Ma il fondo, non concedendo l’esclusiva a Bper Banca, potrebbe far tornare in lizza altri istituti bancari. E, secondo il quotidiano, non è da escludere che Credit Agricole, nonostante le parole di disinteresse pronunciate nei giorni scorsi dal numero uno Giampiero Maioli, possa riprendere in mano il dossier su Carige.
Bper aveva messo sul piatto una proposta non vincolante, con una richiesta di supporto da 1 miliardo all’azionista di controllo e il successivo lancio di un’Opa per gli azionisti di minoranza, l’11% del capitale, a 0,80 euro per azione. Il Fitd aveva replicato che l’offerta meritava “approfondimenti” ma che non poteva essere presa in considerazione, perché, per statuto, il consorzio delle banche italiane non può sostenere un impegno maggiore di 600 milioni in ricapitalizzazione.
L’offerta di Bper era stata accolta con favore dai grandi gruppi bancari, ma anche dal governo e da Bankitalia; mentre erano più scettici gli istituti medio-piccoli, per i quali la condivisione di una ricapitalizzazione da 1 miliardo di euro sarebbe stata onerosa.
Intanto Bper Banca si muove in terreno positivo in Borsa, con un rialzo al momento del 1,14% a quota 1,78 euro ad azione. La banca emiliana sulla scia dell’offerta su Carige, da inizio dicembre ha guadagnato più del 7% portandosi così a quasi il 20% dal prezzo di inizio anno.
Analisi tecnica
Nonostante i recenti rialzi la situazione tecnica sul titolo mostra una posizione dei prezzi all’interno di un ampio trading range laterale da marzo di quest’anno tra 1,64 e 2 euro. Al ribasso si potrebbe assistere a un peggioramento della situazione se il titolo dovesse scendere sotto l’attuale livello di supporto a quota 1,73 euro, con target più profondo in area 1,70 euro. Al contrario, in caso di acquisti sul titolo sarà fondamentale superare al rialzo con volumi area 1,87 euro prima di tentare un recupero dei massimi di periodo a quota 2 euro.