Borse sui nuovi massimi, come intervenire sui portafogli per attutire impatto di eventuali aumenti della volatilità
Non si ferma la corsa dell’inflazione negli Stati Uniti e nel mese di giugno, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,9% su base mensile e del 5,4% su base annua. Nuovi massimi sono quelli che stanno registrando oggi i mercati azionari e così molti investitori si domandano quindi se sia giunto il momento di monetizzare i guadagni oppure se sia meglio rimandare nuovi impieghi di liquidità.
Da un punto di vista statistico, come afferma Mark Haefele, Chief Investment Officer di Global Wealth Management, il raggiungimento di nuovi massimi non è un indicatore che necessariamente faccia presagire l’arrivo di correzioni, anzi, la storia ci ha dimostrato che dopo aver registrato un nuovo record le borse sono salite mediamente dell’11,7% durante l’anno successivo.
La ripresa economica in corso è inoltre particolarmente vigorosa: l’indice Citi Global Surprise (che confronta i dati economici con le stime degli economisti) ha raggiunto un livello di +63, che indica come l’economia stia andando molto meglio di come ci si aspettava pochi mesi fa. Questo trend dovrebbe continuare a medio termine anche grazie ai piani infrastrutturali messi in campo dai governi. Ma cCome sempre, non mancano rischi che potrebbero anche far deragliare i mercati. Tra quelli noti, i principali sono l’andamento della pandemia di COVID-19, l’inflazione e la geopolitica, in particolare le crescenti tensioni tra Occidente e Cina.
Inoltre, non bisogna perdere di vista i rischi geopolitici, che solitamente però hanno ripercussioni solo a breve termine sui mercati globali. “Ritengo che complessivamente questi rischi siano ben compensati dalle opportunità ancora presenti sul mercato azionario in un contesto di politiche fiscali e monetarie espansive, forte innovazione tecnologica e riapertura delle principali economie. Come sempre, un investitore di lungo termine non dovrebbe preoccuparsi troppo del timing di breve termine; l’esperienza insegna infatti che è fondamentale posizionarsi sul nuovo ciclo economico” afferma l’analista secondo cui guardando al breve termine, vi è comunque la possibilità di intervenire sui portafogli per attutire l’impatto di eventuali aumenti della volatilità, sia modificandone la composizione che inserendo posizioni anticicliche.
Come intervenire sui portafogli
La prima misura da considerare è di tipo qualitativo, variando la composizione dei portafogli azionari in favore di settori meno esposti al rischio di un aumento dell’inflazione (come ricordato in precedenza, finanza ed energia). Si possono poi privilegiare i comparti più difensivi, che storicamente presentano una minore sensibilità rispetto al resto del mercato, come la farmaceutica. In questo modo è possibile restare investiti sui mercati azionari riducendo l’impatto di eventuali oscillazioni e aumentando il flusso di dividendi, tradizionalmente significativi per questi settori.
Parallelamente si può sfruttare la bassa volatilità del momento per inserire alcune forme di protezione nei portafogli; la volatilità, infatti, determina il prezzo delle opzioni, comprese quelle che tutelano da possibili ribassi dei mercati, nella sostanza inserendo dei cuscinetti a protezione del capitale.