Bitcoin: l’80% è detenuto da investitori a lungo termine. Maggior interesse arriva dagli USA
Protagonista negli ambienti finanziari degli ultimi tempi è Sua Maestà il Bitcoin, i cui prezzi hanno recentemente scalato nuove vette, arrivando a sfondare il tetto di 40mila dollari. A far premere l’acceleratore sui prezzi della criptovaluta per eccellenza l’annuncio di Tesla di aver investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin promettendo che in un futuro non tanto lontano si potrà acquistare un’auto elettrica in criptovalute.
Ma secondo gli esperti, il rally dei prezzi del Bitcoin oltre la fatidica soglia dei 40mila dollari era già nell’aria prima dell’annuncio di Elon Musk, il patron di Tesla.
Chi sono i maggiori investitori in Bitcoin
E’ un rapporto di Copper.co, custode di criptovalute con sede a Londra a sostenere che la recente ascesa dei prezzi è in funzione della domanda in costante aumento per i Bitcoin e della crescente scarsità dell’asset che ha una fornitura massima di 21 milioni, che si prevede di raggiungere entro il 2140. Secondo il rapporto, la maggior parte dell’interesse per i nuovi bitcoin viene dal Nord America, e dagli Stati Uniti in particolare. Circa 18,625 milioni di bitcoin sono stati creati, o digitalmente estratti ,nel linguaggio degli appassionati di criptovalute, secondo CoinMarketCap.com, ma una buona parte è stata persa, hanno scritto gli esperti di Copper. Secondo le loro stime, il 56% dei bitcoin è di proprietà degli investitori, il 18% è andato perso, il 15% è detenuto dai traders e il resto deve ancora essere estratto.
Lo studio di Copper inoltre ha anche fatto emergere che gli investitori che sono stati proprietari di almeno 1.000 bitcoin per circa tre mesi hanno aumentato le loro partecipazioni nel 2020 del 173%. Questo aumento della domanda, combinato con l’offerta limitata, ha contribuito a far alzare i valori dei bitcoin a un valore totale di mercato di circa 800 miliardi di dollari. Copper.co ha anche fatto una scoperta interessante, notando che quasi un terzo del volume di trading sul Bitcoin si verifica durante il periodo in cui la Borsa di New York è aperta e gli investitori dovrebbero essere concentrati sul trading del Dow Jones e l’indice S&P 500. Il fatto che gran parte del trading si verifichi durante le ore di borsa, tra le 9:30 e le 16:00, può spiegare perché i movimenti dello S&P 500 sono visti a volte come correlati ai prezzi del bitcoin, ha scritto Copper.