Bce estende congelamento dividendi a banche area euro e presenta worst scenario per CET1
La Bce ha prorogato fino al prossimo 1° gennaio 2021 la raccomandazione, alle banche dell’Eurozona, di non distribuire i dividendi agli azionisti e di non lanciare operazioni di buyback. Contestualmente, la divisione di Supervisione bancaria ha pubblicato un’analisi sulla vulnerabilità degli istituti di credito dell’area euro.
Dallo scenario di base, che prevede che le misure di contenimento-lockdown contro la pandemia da coronavirus rimangano attive fino alla metà del 2021, emerge che le banche assisteranno a un deterioramento del loro Core Equity Tier 1 Capital ratio di 1,9 punti percentuali circa, al 12,6%, entro la fine del 2022.
Dal worst case scenario, che stima invece una forte recrudescenza del COVID-19, risulta invece un deterioramento del ratio di capitale pari a ben -5,7%, all’8,8%, nello stesso arco temporale preso in considerazione.
Sulla base di queste cifre, il numero uno della Supervisione bancaria della Bce, Andrea Enria, ha sottolineato che “le autorità devono essere pronte a varare misure aggiuntive, in caso di ulteriore peggioramento della situazione economica”.
In generale, si legge nel paper della Bce, il settore bancario (dell’Eurozona) è al momento sufficientemente capitalizzato” e dunque nelle condizioni “di fronteggiare una profonda recessione di breve periodo, continuando nel contempo a svolgere le sue funzioni, ovvero a soddisfare la domanda di prestiti a favore dell’economia”.
Tornando alla questione dello stop alle cedole, questo era stato raccomandato alle banche lo scorso marzo, nel momento di grave emergenza scatenato dall’esplosione della pandemia. La Bce aveva deciso di raccomandare agli istituti di congelare l’erogazione dei dividendi ed eventuali operazioni di buyback precedentemente pianificate, fino al prossimo 1° ottobre.
Invece, la paura del credit crunch e la necessità di assicurare che le risorse delle banche vadano a sostenere in primis l’economia reale, dunque aziende e famiglie, hanno portato la banca centrale ad auspicare lo stop, ora, fino al prossimo 1° gennaio del 2021.
Altra raccomandazione: le banche usino una “moderazione estrema” anche nell’erogazione dei bonus.
La Bce ha fatto però anche alcune concessioni al settore, che potrà – stando a quanto reso noto – non rispettare il minimo richiesto di capitali e di cuscinetti di liquidità da detenere, fino alla fine del prossimo anno. “Tutte le nostre misure di supervisione e tutti i nostri interventi continuano e continueranno ad assicurare che il settore bancario rimanga resiliente e sostenga la ripresa economica attraverso una offerta adeguata di credito”, ha commentato il responsabile della supervisione bancaria della Bce, Andrea Enria, stando a quanto riportato da Reuters.