Banco BPM conferma interesse per il suo business di bancassurance. E ora saltano fuori i nomi di Generali e Allianz
Banco BPM si fa avanti e chiarisce le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, relative all’interesse manifestato da Axa e Crédit Agricole nei confronti delle sue attività assicurative.
Il Sole 24 Ore riporta le dichiarazioni rilasciate nella serata di ieri da un portavoce della banca guidata dall’AD Giuseppe Castagna, sotto i riflettori soprattutto dall’altroieri, quando una nota degli analisti di Mediobanca Securities ha confermato l’appeal dell’istituto come preda di una eventuale operazione di takeover nel settore bancario.
Il portavoce di Piazza Meda ha spiegato che, “avendo ricevuto diverse manifestazioni di interesse da primari operatori assicurativi“, Banco Bpm “ha ritenuto di avviare un processo strutturato che consenta di esaminare e confrontare i termini delle offerte e di valutare, nell’interesse dei propri azionisti, eventuali opzioni di partnership purchè siano in linea con le migliori condizioni di mercato e assicurino un’importante creazione di valore coerente rispetto alle scelte industriali definite nel Piano Strategico”.
Al momento, “come anticipato nel Piano Strategico annunciato lo scorso 5 novembre, l’opzione principale rimane l’internalizzazione del business assicurativo entro la fine del 2023 e in questa logica è stata esercitata l’opzione per l’acquisto dell’81% di Bipiemme Vita dal partner Covea”, ha continuato il portavoce.
I nomi di Crédit Agricole, diventata agli inizi di aprile il primo azionista della banca, e di Axa, non sono stati proferiti. Ma il Sole 24 Ore, sulla base di fonti interpellate, li ha invece citati, affiancandoli tral’altro a quelli di altri soggetti a cui farebbe gola il business di bancassurance del Banco: si tratterebbe di Allianz e Generali.
Le novità vengono riprese dalla nota odierna di Equita SIM:
“Banco BPM conferma un ‘processo strutturato’ di selezione del partner assicurativo. Dopo le indiscrezioni relative a un interesse di AXA e Credit Agricole, un portavoce di BAMI ha confermato che ‘la banca ha ritenuto di avviare un processo strutturato’ per decidere l’eventuale partner delle jv assicurative. Secondo Il Sole 24 Ore, tra i soggetti interessati a partecipare ad un processo competitivo ci sarebbero anche Allianz e Generali. Ricordiamo che nei primi sei mesi del 2023 Banco BPM ha un call option per il riacquisto del 65% della JV assicurative con Cattolica (Vera Vita e Vera Assicurazioni), per cui crediamo che l’interesse di Generali (proprietario di Cattolica) sia finalizzato a valutare la possibilità di mantenere ed eventualmente estendere la partnership in essere. Nel business plan presentato a novembre, Banco BPM aveva già comunque indicato di voler esercitare la call option a sua disposizione. Per BAMI, la notizia è positiva in quanto conferma l’interesse di numerosi player per il business bancassurance. Qualora le indiscrezioni su una valutazione del business assicurativo di BAMI da parte di Axa pari a €1,5 miliardi trovassero conferma, questa potrebbe rappresentare una base di partenza su cui il management di BAMI potrebbe far leva nelle trattative. Stimiamo preliminarmente che la cessione del business assicurativo ad una valutazione di €1,5 miliardi possa implicare un impatto positivo sulla nostra valutazione pari a c. 10%”
Il titolo Banco BPM conferma intanto la spinta rialzista, destinata secondo gli analisti di Mediobanca Securities a proseguire.
Lo scorso 7 aprile, il settore bancario italiano è stato scosso dalla notizia relativa all’acquisizione di una quota del 9,18% del capitale della banca da parte dei francesi di Crédit Agricole. Partecipazione accumulata per effetto di acquisti sul mercato e di un’operazione con una primaria banca d’affari internazionale (secondo le indiscrezioni JP Morgan, visto che qualche giorno dopo, dalle comunicazioni della Consob relative alle partecipazioni rilevanti, è emerso che il 4 aprile scorso il colosso americano aveva rilevato una quota pari al 6,472% nel capitale della banca italiana, così ripartito: quota del 5,266% di JPMorgan Securities PLC, dello 0,591% di JPMorgan Securities LLC e dello 0,615% di JPMorgan SE.
Due giorni fa, il titolo Banco BPM è tornato a infiammarsi dopo la nota di Mediobanca Securities, che non ha fatto tra l’altro solo il nome dei francesi: citata anche UniCredit di Andrea Orcel, e citati i rumor circolati prima della guerra tra Russia e Ucraina sul potenziale lancio di un’Opa da parte di UniCredit.
“A nostro avviso, Banco BPM potrebbe diventare target di una operazione di takeover in futuro”, hanno scritto gli esperti, non dimenticando tuttavia l’incertezza rappresentata dal possibile esercizio del golden power da parte del governo Draghi (fattore che condizionerebbe ovviamente Crédit Agricole), e la questione del timing riguardo a UniCredit.
Gli analisti di Mediobanca Securities hanno rivisto al rialzo il rating di BAMI ad outperform, con target price TP a €3,6″, aggiungendo di ritenere che ci sia una probabilità dell’80% di un takeover a un P/Te pari a 0,55% e una probabilità del 20% di uno scenario della banca standalone” e sottolineando anche che “il titolo tratta a sconto rispetto alla media di settore (P/TE 0.37x vs 0.5x), nonostante la ripresa dell’appeal speculativo delle ultime settimane”.
E di fatto, sebbene Piazza Affari oggi faccia i conti con l’effetto Jerome Powell – il numero uno della Federal Reserve ha scosso i mercati con dichiarazioni ancora più hawkish sui tassi in Usa – , Banco BPM conferma la propria resilienza, mettendosi in luce come uno dei titoli migliori del Ftse Mib.
In un report dedicato alle altre banche italiane Intesa San Paolo e UniCredit, Mediobanca Securities ha ribadito di essere costruttiva sul titolo BAMI, consigliando invece prudenza sugli altri due.
Grande attesa a uesto punto alle mosse dei potenziali interessati al business bancassurance del Banco e, anche, per la trimestrale al 31 marzo 2022 di Piazza Meda, che sarà comunicata al mercato il prossimo 5 maggio.