Banche avanti tutta a Wall Street, investitori pregustano pieno di utili nel 2021
Parte l’earning season USA con Citigroup, JP Morgan Chase e Wells Fargo che oggi presentano i conti relativi al 4° trimestre 2020 facendo luce sul reale stato di salute del settore. Le attese sono positive con ben 7 delle 15 maggiori banche USA che dovrebbero riportare utili addirittura più elevati rispetto al 4° trimestre 2019, ossia l’ultimo trimestre completo prima che il coronavirus innescasse la recessione economica.
“I tassi di interesse sono aumentati, quindi i loro margini sono più alti. Hanno accantonato troppo per crediti inesigibili, quindi ridurranno le loro riserve, vedono bassi costi operativi a causa dell’enorme quantità di denaro che hanno speso in tecnologia”, afferma Dick Bove, Chief Financial Strategist di Odeon Capital Group, che si aspetta dalle grandi banche degli utili molto migliori del previsto e prevede che il 2021 sarà probabilmente “uno dei periodi di guadagno delle banche più forti” mai visti, sempre che verranno rispettate le attese di forte rimbalzo dell’economia Usa.
Ventata di ottimismo sulle banche USA che è testimoniata dall’aumento verticale dei titoli del settore negli ultimi mesi. Ottimismo che potrebbe consolidarsi nel corso del 2021 grazie a fattori quale la ripresa economica post-crisi e un’irrigidimento della curva dei tassi di interesse. Le banche statunitensi stanno infatti beneficiando dell’aumento dei rendimenti dei Treasury, con i tassi a 10 anni tornati settimana scorsa per la prima volta da marzo sopra la soglia dell’1%.
Colossi quali JPMorgan, Bank of America, Goldman, Morgan Stanley godranno anche dell’impulso da attività come M&A e IPO.
La riscossa delle banche di Wall Street
Guardando ai numeri, l’indice KBW Bank che raggruppa 24 grandi banche statunitensi presenta un saldo di +34% negli ultimi 3 mesi del 2020, a velocità quasi tripla rispetto al +12,2% per l’indice S&P 500. Lo scatto è proseguito anche in queste prime due settimane del 2021 portando a +45% il saldo rispetto ai livelli di fine settembre (mentre l’S&P 500 segna solo +14%).
Goldman Sachs da inizio anno segna già un corposo +16,7% che diventa +47% guardando agli ultimi 3 mesi.
Quello in atto è un recupero dopo la netta sottoperformance evidenziata dalle banche con lo scoppio della pandemia. Il bilancio a 12 mesi è infatti ancora in negativo (-4% per l’indice KBV Bank Total Return rispetto al +19% dell’S&P 500 e al +42% del Nasdaq). Anche nel confronto con il settore tecnologico, gli ultimi mesi hanno visto ribaltarsi i rapporti di forza: il +34% delle banche nel 4° trimestre 2020 batte ampiamente anche il +12,4% dell’MSCI USA Information Technology Index (che però ha chiuso il 2020 con un sonante +46%).