Notizie Notizie Italia BTp: c’è spazio per una discesa dei tassi e dello spread

BTp: c’è spazio per una discesa dei tassi e dello spread

30 Marzo 2021 11:36

 

Lo spread BTp/Bund potrebbe scendere in area 75 punti base e scendono anche i tassi sui titoli di stato italiani. La previsione rosea è fornita dagli analisti di MPS Capital Service secondo cui in questi primi mesi del 2021, il decennale BTP si è mosso all’interno del trading range (0,40% la parte bassa, 0,80%-0,90% la parte alta).

I BTp e lo spread nei primi mesi del 2021

 Al rally della carta italiana per l’avvio del Governo Draghi, dicono gli esperti, è, infatti poi seguito il movimento di rialzo in simpatia con i tassi core. In uno scenario di minori pressioni al rialzo sui tassi, grazie soprattutto all’intervento della BCE, la carta italiana dovrebbe rimanere ben supportata con il tasso decennale atteso confermare il trading range 0,50-0,90%. Sul fronte spread, gli esperti continuano a credere che ci sia spazio per un ulteriore ribasso in area 75pb in scia con l’attesa di un ulteriore aumento della liquidità in eccesso

La parte a breve della curva italiana presenta al momento pochi margini di ulteriore discesa in termini di tasso nominale, essendo ormai a poca distanza dal livello del tasso sui depositi BCE. Solo un eventuale taglio dei tassi da parte della BCE, affermano gli esperti, potrebbe dare una ulteriore spinta, ma tale ipotesi non rientra nel loro scenario base. In questo contesto, la componente di linker legata all’inflazione eurozona potrebbe essere uno strumento interessante, soprattutto sulla parte a breve della curva BTP€i. Al momento infatti, le breakeven non sembrano scontare a pieno lo scenario di accelerazione dell’inflazione che ci attendiamo da marzo/aprile in avanti. I margini di rialzo delle BE a 2-3 anni sono nell’ordine dei 30-50pb nel corso dei prossimi 3 mesi.

Il tutto mentre la campagna vaccinale procede in un prevedibile ritardo, accumulato dall’Unione Europea rispetto ai paesi anglosassoni che determina  differenti prospettive in termini di riapertura delle economie nel secondo trimestre 2021 e un differente atteggiamento di politica monetaria. La conseguenza, concludono gli esperti, è che abbiamo così banche Centrali che si preoccupano del rialzo dei rendimenti (BCE) e quelle che invece sono a loro agio (Fed e BoE).