BTP: c’è l’assist di BlackRock, sono i preferiti nell’area euro. Ma qualcun altro lancia attenti Recovery Fund
BTP: non solo non fanno paura, ma a BlackRock piacciono. I titoli di stato italiani ricevono l’assist del colosso del risparmio gestito numero uno al mondo, anche rispetto agli altri bond governativi europei. E anche a fronte di un ratio debito pubblico-Pil, in Italia, visto balzare al 160% nel 2020, a causa della necessità del governo Conte di indebitarsi per finanziare le spese straordinarie previste per risanare l’economia italiana dagli effetti della pandemia. Lo dice, nel presentare l’Outlook del secondo semestre Bruno Rovelli, Chief investment strategist di BlackRock in Italia.
Siamo positivi sui titoli di debito italiano mentre abbiamo una view più neutra sul debito europeo – sottolinea Rovelli spiegando che, riguardo al debito dell’Italia la preoccupazione è poca, visto che il “il mondo è destinato a convivere con livelli più alti di debito ma in presenza di un supporto della politica monetaria, che è nettamente superiore a quello che si è avuto con la grande crisi finanziaria di dieci anni fa”. Il riferimento è, nel caso dell’Europa, al bazooka lanciato dalla Bce di Christine Lagarde, che ha sfornato diverse misure pro-liquidità, tra cui il PEPP, QE pandemico, e anche ad altre banche centrali, che continuano a varare misure di politica monetaria ultra espansive per sostenere i fondamentali dell’economia e proteggerli dagli effetti del COVID-19. Certo, “il grande debito potrebbe diventare un problema se l’inflazione dovesse tornare a salire, perché metterebbe le banche centrali nel dilemma di dover ritirare gli stimoli monetari. Ma per ora l’inflazione non sembra all’ordine del giorno”. Riguardo al trend dei BTP c’è da dire che proprio nella giornata di ieri, i titoli di stato italiani hanno sovraperformato il mercato, con i tassi decennali che hanno sofferto il calo più forte in tre settimane, scendendo di 6 punti base all’1,28%, al minimo dal 27 marzo, dunque in più di tre mesi. Bene anche gli altri bond sovrani dell’area euro.
Tuttavia, un attenti è arrivato dagli strategist di Bank of America che, come riporta Reuters, hanno fatto notare ai loro clienti di essere preoccupati che gli investitori stiano riponendo troppe speranze sui progressi che i paesi Ue potranno davvero fare per trovare un accordo sul Recovery Fund. E certo un campanello di allarme di cui non c’era affatto bisogno è arrivato dalle dichiarazioni di Philip Lane, capo economista della Bce che, nei giorni scorsi e nel corso di una lunga intervista rilasciata a Reuters, ha replicato la famosa gaffe di Christine Lagarde (che poi la stessa Lagarde ha prontamente ritrattato, e che tanto aveva fatto infuriare l’Italia), affermando che la Bce non persegue “assolutamente” una politica di yield targeting, ovvero non si prepone di raggiungere alcun target sui livelli dei tassi e dunque degli spread tra i paesi dell’ Eurozona. Testuali parole: “So, we are not, absolutely not, into yield-targeting or yield-curve control, that’s not part of what we’re doing. We don’t take any particular view on the level of the spread”.
Occhio anche a quanto hanno detto ieri, in una nota, gli analisti di UBS, parlando anche del fattore che rende appetibili i BTP futura, i titoli di stato dedicati esclusivamente agli investitori retail, la cui emissione partirà lunedì 6 luglio, fino a venerdì 10 luglio. Nella nota “Italy’s BTP Futura: Appealing, only if you stick with it”. ovvero “Il BTP Futura dell’Italia: appetibile, solo se lo mantenete”, gli analisti hanno manifestato la loro fiducia nell’Italia: “L’Italia è nella nostra lista dei Preferiti e la nostra raccomandazione è di selezionare i bond governativi italiani in euro e dollari della nostra Bond Top List”.
Nelle ultime ore, è arrivata infine la sorpresa positiva BlackRock, con Rovelli che ha ammesso che i BTP sono i titoli di stato preferiti del gigante dell’area euro: un assist non indifferente, soprattutto se si considera che BlackRock non è affatto rialzista sui debiti sovrani, visto il contesto di tassi a zero, se non negativi. Sulle obbligazioni governative, il chief investment strategist di BlackRock in Italia si è, infatti, così espresso: “siamo strategicamente cauti”, in quanto “ci aspettiamo rendimenti negativi nei prossimi cinque anni, ma non è solo questo. Siamo vicino allo zero bound per i tassi, quindi le proprietà diversificanti dei governativi globali sono molto più basse rispetto al passato. Tatticamente siamo neutrali, perché la parte a lunghissimo termine delle curve, specialmente negli Usa, può comunque offrire nelle fasi di sell-off un certo grado di protezione”.