Atlantia inarrestabile sul Ftse Mib (+15%): Benetton al lavoro su accordo Aspi, si profila un piano in due fasi
Sono ore decisive e di attesa per il futuro di Autostrade per l’Italia (Aspi) e di Atlantia, con il mercato che scommette su una imminente soluzione. In Borsa il titolo della holding della famiglia Benetton si è ritagliato un ruolo da protagonista sin dalle prime battute, con un rally che l’ha portata oltre la soglia dei 15 euro (ora guadagna oltre il 15%). Un dossier al centro della stampa nazionale e internazionale che guarda a un possibile accordo con CDP su Autostrade per l’Italia (Aspi), provando con una serie di anticipazioni a tracciare un possibile scenario. Il tutto mentre domani è prevista sul tema un intervento in Parlamento del ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.
Domani il cda di Atlantia
Si attende il consiglio di amministrazione straordinario di Atlantia, chiamato a pronunciarsi sulle operazioni per la separazione da Aspi. In queste ore, si legge su “Il Corriere della Sera” in edicola oggi, è un susseguirsi di contatti tra i vertici di Cdp e di Atlantia per individuare un percorso condiviso che conduca da un lato all’uscita di scena della holding che fa capo alla famiglia Benetton e, dall’altro, all’ingresso del gruppo guidato da Fabrizio Palermo, evitando battute di arresto e corto circuiti politici.
Sulla questione si è soffermata oggi anche l’agenzia Bloomberg, secondo la quale Atlantia e CDP stanno avendo degli incontri a Roma e sarebbero vicini a una intesa preliminare su un piano in due fasi. Con un possibile deal che vedrebbe l’ingresso di CDP, appunto. Sempre secondo quanto riportato da Bloomberg il piano prevede lo spin-off da Atlantia di un veicolo con il 70% di Asp (Atlantia ha 88% di Aspi), dove sarà effettuato un aumento di capitale da 6 miliardi di euro riservato a CDP e altri investitori. I nuovi mezzi freschi verrebbero utilizzati per 4 miliardi per ridurre il debito di Aspi e per 2 miliardi per acquisire il 18% nelle mani di Atlantia. L’operazione valuterebbe inizialmente Autostrade 11 miliardi di euro e dovrebbe essere completata entro la primavera del 2021.
Parola agli analisti
“Questa soluzione non penalizzerebbe Allianz e Silk road, che hanno il 12% di Aspi. Sarà importante verificare se il cda di Atlantia di domani prevederà anche questa fra le possibili soluzioni per lo spin-off di Aspi”, segnalano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione hold (tenere in portafoglio) su Atlantia.
Gli esperti della sim milanese si soffermano poi sulle anticipazioni di “La Repubblica“. “Non è chiara la quota di CDP e dei fondi post-deal in Aspi per capire quale sia la valutazione pre-money della società – indicano da Equita -. A luglio erano circolate ipotesi di un aumento di capitale di 3-4 miliardi riservato a CDP per il 33% di Aspi e che i fondi acquisissero direttamente da Atlantia una quota del 22%, con una valutazione implicita pre-money da noi stimata in 6-8 miliardi (9-12 miliardi post-money)”.
Per Equita “l’operazione così organizzata dovrebbe comunque permettere ad Atlantia di ridurre il debito nella holding (5 miliardi) ed ai suoi azionisti di poter avere direttamente azioni Aspi, beneficiando teoricamente dell’entrata di CDP, che permetterà una riduzione del rischio regolatorio”. Dovranno essere comunicati, proseguono gli analisti, dalla società la Rab e le tariffe per poter definire una valutazione di Aspi. La nostra valutazione di 15 per azione, che prevede uno sconto del 25% sulla fully evaluation, assume un valore implicito di Aspi circa 6 miliardi”.
Anche Intesa Sanpaolo conferma il rating hold su Atlantia e passa al setaccio le indiscrezioni stampa circolate nelle ultime ore. I rumors, secondo gli analisti della banca italiana, indicano un aumento di capitale di Aspi una volta quotata e assicurano una soluzione “market-friendly e trasparente permettendo agli azionisti della stessa Atlantia di avere un mix di azioni Aspi, della Newco e cash“.