Astaldi crolla a Piazza Affari (-14,6%) nel giorno in cui annuncia presentazione in Tribunale ‘concordato con riserva’
Una raffica di vendite si abbatte su Astaldi a Piazza Affari. Ad affossare il titolo del gruppo romano che cede quasi il 15% e finisce sotto la soglia di 1 euro (minimo intraday a 0,973 euro) la notizia che il consiglio di amministrazione ha deliberato di presentare al Tribunale di Roma una domanda di concordato preventivo ‘con riserva’, prodromica al deposito di una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale.
Le ragioni di questa decisioni sono spiegate in una nota stampa: “il protrarsi della procedura di vendita del Terzo Ponte sul Bosforo, determinato dalle vicende politiche ed economico-finanziarie che hanno interessato la Turchia nel corso del 2018, ha imposto di adeguare il complessivo Piano di rafforzamento patrimoniale e finanziario presentato al mercato”.
Il piano, “basato, tra l’altro, sull’aumento di capitale già deliberato dall’assemblea e sulla cessione degli asset in concessione, deve, infatti, tenere conto delle conseguenze determinate dalle mancate disponibilità finanziarie nei tempi previsti”, afferma Astaldi ricordando “che l’ottenimento di una offerta vincolante relativa alla vendita del Terzo Ponte sul Bosforo era posta come una delle condizioni per la formazione del Consorzio di Garanzia per l’aumento di capitale”.
La società ha deciso di ricorrere al concordato “al fine di ottenere gli effetti protettivi del patrimonio della società previsti dalla normativa applicabile a tutela di tutti gli interessi coinvolti, nonché al fine di salvaguardare l’operatività e la continuità aziendale”.
Con la domanda di concordato, Astaldi “che mantiene una solida realtà industriale, intende avvalersi di uno strumento di gestione della crisi per superare una temporanea tensione finanziaria, causata principalmente dai fattori sopra indicati, che ha determinato ritardi con riferimento, tra l’altro, allo start-up di alcune nuove commesse acquisite, all’incasso di alcuni anticipi e al regolare avanzamento di alcuni progetti per cui la società ritiene non più perseguibili ad oggi gli obiettivi aziendali delineati nel piano strategico 2018-2022“.
I prossimi step
Astaldi rimarca che anche nel corso del concordato preventivo ‘con riserva’, continuerà a operare in regime di continuità aziendale – proseguendo, tra l’altro, nell’esecuzione dei contratti pubblici in corso e partecipando, nei modi consentiti dalla vigente legislazione, a nuove gare. Astaldi informa che “è in fase avanzata lo studio, con gli advisor nominati, di un nuovo piano in continuità aziendale al vaglio di ammissibilità del Tribunale nonché all’approvazione dei creditori”.
Il piano che è in corso di definizione è orientato alla salvaguardia del business, con particolare riferimento alle commesse estere. La società intende perseguire “un percorso di ristrutturazione di massima” che prevede la concessione in affitto, a due newco di nuova costituzione possedute al 100% da Astaldi, dei rami di azienda; e l’acquisizione di finanza prededucibile e un aumento di capitale in esecuzione del concordato.
Intanto alla luce della presentazione del concordato con ‘riserva’ Astaldi ha deciso di posticipare l’approvazione della semestrale prevista per oggi e il consiglio di amministrazione ha deliberato di chiedere l’esclusione volontaria delle azioni della società dal segmento Star e il passaggio delle stesse al segmento Mta organizzato e gestito da Borsa Italiana. “Nel periodo di esclusione volontaria continuerà a rispettare le best practice e i principi di governance previsti dal codice di autodisciplina delle società quotate”, precisa la società”.