Al via la stagione degli utili trimestrali, questa settimana tocca ai colossi di Wall Street
Una crescita degli utili su base annua, in media, del 65% per le società quotate sullo S&P 500, fino a quasi +570% per il settore industriale, tra i più colpiti dagli effetti della pandemia Covid-19.
Si apre ufficialmente questa settimana la stagione delle trimestrali Usa, e le aspettative sono solide anche se, come precisa alla Cnbc Callie Bost, senior investment strategist di Ally Invest, “il tasso di crescita dei profitti potrebbe rallentare”, rispetto a quello del primo trimestre del 2021. In ogni caso, “gli analisti prevedono ancora che gli utili dello S&P 500 riportino una crescita a doppia cifra nei prossimi due trimestri”. E questo “è cruciale per non perdere la fiducia nei mercati, solo perché la crescita più forte dell’economia potrebbe essere alle nostre spalle”.
Secondo i calcoli di Refinitiv, le società attive nel comparto dei beni al consumo discrezionali dovrebbero riportare utili in crescita del 271%, mentre quelle energetiche assistere a un boom del 225%; i profitti delle aziende americane che operano nel business delle materie prime sono attesi in rialzo del 115%, mentre quelli dei gruppi hi-tech sono stimati in aumento di appena +31,6%. Le utilities dovrebbero confermarsi pecora nera, con un calo degli utili pari a -0,9%.
A dare il via alla stagione degli utili saranno i grandi colossi finanziari di Wall Street. Domani, martedì 13 luglio, toccherà a JPMorgan Chase e a Goldman Sachs. Mercoledì, dopodomani 14 luglio, sarà la volta di Bank of America, Citigroup e Wells Fargo; Morgan Stanley e Truist comunicheranno i loro bilanci giovedì.
Refinitiv calcola che il settore bancario rappresentato dall’indice benchmark &P 500 renderà noti profitti che, in media, raddoppieranno su base annua.
La performance dei titoli potrebbe essere promettente, visto l’annuncio della Federal Reserve di giorni fa, quando ha comunicato che tutte le principali banche americane hanno superato gli stress test, dando così il via libera ufficiale alla libertà degli istituti di normalizzare le operazioni di buyback e la politica dei dividendi. Da lì la carrellata di annunci sulle cedole da parte di Bank of America, JP Morgan, Goldman Sachs e altri, con i casi di Morgan Stanley e Citigroup che si sono messi in evidenza per motivi diametralmente opposti.
Certo, nel cercare di prevedere la futura performance di Wall Street Matt Stucky, gestore di portafoglio della divisione di azionario di Northwestern Mutual Wealth Management Co, avverte che “una volta che il picco della crescita economica e della crescita degli utili viene superato, si manifestano (di norma) livelli più alti di volatilità”.Il che significa che gli investitori dovranno essere particolarmente attenti a non compiere passi falsi.
In generale, per Stucky, l’azionario continuerà a salire ma a un tasso di crescita considerato molto più normale-. In ogni caso, “ci sono ragioni fondamenrali per continuare a essere ottimisti sui mercati anche l’anno prossimo”, visto che gli utili dovrebbero conferemarsi solidi e le aziende riuscire a trasferire i costi più alti sui prezzi.