Aim Italia: da gennaio 13 Ipo, nel 2021 le società quotate saliranno a 173 e nel 2024 a 300
Le società quotate sul listino Aim Italia sono 148 (dati al 12 luglio) ma potrebbero salire a 173 entro la fine dell’anno, grazie nuove quotazioni nei prossimi mesi. Lo prevede l’Ufficio Studi di IR Top Consulting, nel suo Osservatorio Aim, a conferma del forte rilancio del mercato.
Nei primi sei mesi del 2021 il mercato Aim Italia ha registrato 13 nuove quotazioni, di cui 2 Ipo quotate sul Segmento Professionale e 1 Spac, con una raccolta complessiva di 316 milioni di euro. Le ammissioni risultano in crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 che registrava 3 Ipo e il trend positivo si conferma anche confrontando il dato 2021 con il relativo periodo del 2019 (pre Covid-19) quando le ammissioni sono state 11.
Allargando lo sguardo al periodo tra il 2016 e il 2021 è evidente l’aumento in termini di efficienza del mercato. In particolare, si amplia in 5 anni il numero di società che passano da 77 nel 2016 a 148 (+92%) e la capitalizzazione che passa da 2,9 miliardi di euro a circa 8,1 miliardi di euro (+178%). Migliorano i principali parametri «standard» di Corporate Governance: a seguito delle modifiche regolamentari, il 100% delle società Aim presenta almeno un componente indipendente nel board (95% nel 2016) e il 65% presenta almeno una quota rosa nel Cda (50% nel 2016). Sale nel periodo 2016-2021 il controvalore medio giornaliero (+436%), passando da 24 mila euro nel 2016 a 127 mila euro a luglio 2021 e aumentano i giorni con scambi: +42% nel 2021 rispetto al 2016 (62% vs 88% sul totale dei giorni di negoziazione). Infine, sale all’81% la quota delle società Aim con la copertura da parte di analisti (55% nel 2016).
Alla luce di quanto rilevato finora, l’Ufficio Studi di IR Top Consulting stima una crescita nel 2021 del +57% in termini di capitalizzazione, con un numero di società target al 31 dicembre 2021 di 173 (+25% rispetto al 2020) e un numero totale di nuove Ipo che nell’intero 2021 si attesterà a 35, rivestendo un ruolo fondamentale nella struttura dei mercati azionari nazionali, anche a seguito dell’operazione di integrazione di Borsa Italiana con Euronext. Al 2024 la capitalizzazione dell’intero mercato potrebbe raggiungere i 17,6 miliardi di euro con circa 300 aziende quotate e un CAGR 2020-24 sulle società del +22% e un CAGR 2020-24 sulla capitalizzazione del +32%.
“La raccolta media su Aim nel primo semestre 2021 ha raggiunto 8 milioni di euro, superando il dato medio delle Ipo pre Covid-19 del primo semestre 2019 (4,9 milioni di euro) e rilevando nel primo semestre 2021 una domanda da parte degli investitori in media superiore a 3,8 volte l’offerta – ha sottolineato Anna Lambiase, CEO & Founder di IR Top Consulting – Alla luce di quanto emerso pensiamo che la fiducia stia tornando, ma per sostenere una crescita duratura dell’equity capital market è necessario rendere il Credito di Imposta sui costi di quotazione introdotto dal Mise una misura strutturale per favorire in maniera permanente i programmi di investimento delle Pmi”.
Per favorire la crescita del mercato, l’Osservatorio propone:
1. Incentivi alla quotazione: rendere il CDI «bonus IPO» una misura strutturale per le Pmi; sensibilizzare le istituzioni a livello regionale sull’importanza della quotazione e introdurre nuove forme di finanziamento per le Pmi. La misura ha fornito una spinta significativa per le quotazioni nel triennio: AIM Italia ha registrato 91 nuove IPO da gennaio 2018.
2. Incentivi al reporting di sostenibilità ai fini della rendicontazione ESG agli investitori SME.
3. Promozione di iniziative di education finanziaria di «equity culture» per gli imprenditori e sensibilizzazione degli investitori poco presenti sul mercato quali fondi pensione, casse di previdenza, assicurazioni e private banker.
Mercato Aim resiliente nell’anno del Covid
Guardando all’anno passato, invece, le società Aim hanno reagito positivamente agli effetti dell’emergenza sanitaria segnando una crescita media di fatturato 2020 pari a +3% con i settori Telecomunicazioni (+42%), Chimica (+19%), Tecnologia (+14%) ed Healthcare (+5%) che hanno sovraperformato il mercato. I ricavi medi delle aziende quotate su Aim Italia ammontano a 35,7 milioni di euro con un Ebitda medio pari a 4,8 milioni di euro. Le società impiegano nel 2020 circa 19.600 dipendenti, con una crescita, in media, pari al +23% rispetto allo stesso perimetro dell’anno precedente. Guardando al 2021, sono 29 le società che hanno distribuito dividendi quest’anno, per un ammontare complessivo di 53,5 milioni di euro (68,7 milioni di euro nel 2020) e un dividend yield medio pari al 2,1% (2,8% nel 2020).