Dow Bond Oscillator, occhio a indicatore Leuthold che prevede effetto domino bond su azionario
Quando arriverà il momento in cui il sell off che sta colpendo il mercato globale dei bond colpirà anche l’azionario? E’ la domanda che trader e investitori si stanno ponendo da giorni: almeno, da quando le vendite sul comparto del reddito fisso si sono intensificate, non solo negli States, ma in tutto il mondo.
Guru e divisioni di ricerca di prominenti banche d’affari hanno snocciolato quelle che sono, a loro avviso, le soglie pericolo che, una volta testate dai tassi sui Treasuries a 10 anni, inaugureranno a loro avviso una fase negativa anche per l’azionario.
Per Goldman Sachs e JP Morgan, la soglia è pari al 2,75%, per Société Génerale è del 2,60%, per Jeff Gundlach, ceo di DoubleLine Capital, corrisponde al 2,63%.
C’è da dire che i rendimenti decennali Usa viaggiano ben al di là di queste soglie, visto che oscillano attorno al 2,72%.
E, di fatto, le vendite non sono mancate sull’azionario Usa, con l’indice Dow Jones che è crollato di ben 540 punti nelle due sedute precedenti.
A prescindere dalle oscillazioni giornaliere (oggi Wall Street è positiva), c’è comunque un altro indicatore che avverte che, probabilmente, i tassi sui bond sono saliti troppo velocemente per non fare danni sull’azionario.
L’indicatore si chiama Dow Bond Oscillator, è stilato da Leuthold Group e mostra a quale ritmo i ritorni del mercato dei corporate bond si indeboliscono.
Si tratta precisamente della media mobile esponenziale a 10 settimane delle variazioni che, su base percentuale, l’indice Dow Jones Corporate Bond Index riporta nell’arco di 26 settimane.
La scorsa settimana, questo parametro è sceso al di sotto dello zero per la prima volta da giugno, mettendo in guardia chi investe in azioni. E inducendo la società stessa che lo ha inventato a tagliare l’esposizione verso i propri fondi azionari core e globali, dal 65% al 58%.
Il valore predittivo del Dow Bond Oscillator è piuttosto alto. Leuthold ha studiato il trend dell’azionario a partire dal 1920, arrivando alla conclusione che, quando l’indicatore è scivolato al di sotto dello zero, come è accaduto ora, il Dow Jones è sceso in media, su base annua, dello 0,3%. I guadagni del listino sono stati robusti, fino a +11%, quando i valori hanno superato lo zero.