Elezioni, banche italiane tra principali venditori di BTP alla Bce. Smobilizzi senza precedenti
Stando a quanto rivela un report firmato da Jefferies, le banche italiane si stanno confermando in queste settimane concitate prima delle elezioni politiche italiane tra i più grandi venditori di bond italiani alla Bce.
Jefferies fa notare che nel mese di dicembre, le banche italiane hanno ridotto le loro partecipazioni in debiti sovrani italiani di ben 12,6 miliardi di euro, e di 40 miliardi di euro (il 10,5% del debito outstanding) nell’intero quarto trimestre del 2017.
Certo, l’analisi mette in evidenza che i dati sono di per sé volatili, visto che gli istituti effettuano cambiamenti in vista della fine dell’anno; “tuttavia, anche in base agli standard precedenti, la decisione di questi ultimi mesi è senza precedenti”.
Un fenomeno cronico, tra l’altro, quello della vendita di BTP dalle banche italiane alla Bce, visto che dall’inizio del Quantitative easing inaugurato da Mario Draghi, i bond sovrani italiani che sono stati interessati dal passagio di proprietà dalle banche italiane alla Banca centrale europea sono ammontati a ben 100 miliardi di euro.