Unicredit chiude il 2017 con un utile di 5,5 miliardi, proposto dividendo di 0,32 euro per azione
Unicredit festeggia in Borsa i conti sopra le attese. In una seduta avviata al ribasso, il titolo della banca di piazza Gae Aulenti avanza di oltre 3 punti percentuali. “Sono molto soddisfatto dei risultati finanziari conseguiti nel 2017 che hanno mostrato miglioramenti in tutte le aree, grazie alle dinamiche commerciali sempre più solide in tutto il gruppo, sostenute dal rinnovamento delle reti del commercial banking, soprattutto in Italia”, ha commentato l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier.
Unicredit ha chiuso il 2017 con un utile netto contabile di 5,5 miliardi di euro (rettificato a 3,7 miliardi), contro la perdita di 11,6 miliardi dell’anno precedente. I ricavi sono saliti dell’1,7% a 19,6 miliardi, sostenuti da un margine di interesse resiliente a 10,3 miliardi e dal solido contributo delle commissioni a 6,7 miliardi (+7,1%). Nel solo quarto trimestre del 2017, Unicredit ha registrato un utile netto di 801 milioni di euro, mettendo a segno il miglior quarto trimestre nel suo ultimo decennio e battendo le stime degli analisti ferme a 569,6 milioni. Sopra le aspettative anche i ricavi, saliti del 7,4% a 4,84 miliardi di euro (consensus fermo a 4,72 miliardi). Intanto, sempre nel periodo ottobre-dicembre, i costi operativi sono scesi del 4,6% a 2,8 miliardi, guidati dalla chiusura delle filiali e dal taglio dell’organico.
“E’ stato un anno molto positivo che fa ben sperare per il proseguimento di Transform 2019 – ha detto Mustier – Tutti gli obiettivi per il 2019 sono stati confermati”. In particolare i costi per il 2018 e il 2019 sono stati confermati al livello target di 11 miliardi e 10,6 miliardi rispettivamente, dopo il calo del 4% a 11,4 miliardi registrato sull’intero 2017.
Intanto la banca ha continuato l’attività di de-risking con la fase 1 del progetto Fino conclusa a luglio 2017 e la fase 2 conclusa lo scorso gennaio. Il rapporto tra i crediti deteriorati lordi e il totale dei crediti è diminuito al 10,2% dall’11,8% del 2016, in linea rispetto alle previsioni. Guardando agli indicatori di solidità patrimoniale il CET1 ratio fully loaded si è attestato al 13,6%.
Alla luce di questa performance il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre un dividendo cash di 0,32 euro per azione, pari a 700 milioni di euro, corrispondente a un pay out del 20% sui profitti normalizzati.