Notizie Notizie Italia Bank of England alza stime Pil UK, avverte su rialzi tassi. Sterlina oltre $1,40, rendimenti bond a record da 2016

Bank of England alza stime Pil UK, avverte su rialzi tassi. Sterlina oltre $1,40, rendimenti bond a record da 2016

8 Febbraio 2018 13:46

La Bank of England di Mark Carney ha annunciato oggi di aver lasciato i tassi di interesse invariati allo 0,50%, e il programma di Quantitative easing fermo a 435 miliardi di sterline. Come da attese, non c’è stato alcun cambiamento nella politica monetaria dell’istituto.

L’istituto ha comunque colto di sorpresa i mercati, annunciando che ulteriori rialzi dei tassi saranno necessari più di quanto il mercato abbia scontato fino a oggi. E questo perchè l’economia cresce meglio delle attese e l’inflazione dovrebbe rimanere al di sopra del target stabilito dall’istituzione, pari al 2%, non solo quest’anno, ma anche in quelli successivi.

L’outlook sul Pil britannico è stato alzato a +1,8% nel periodo compreso tra il 2018 e il 2020. 

Nelle minute relative alla riunione odierna della Commissione di politica monetaria della BoE, si legge:

“Nel caso in cui l’economia evolvesse ampiamente in linea con le stime contenute nel report dell’inflazione di febbraio, la politica monetaria dovrebbe assistere a ulteriori strette monetarie in anticipo e in modo maggiore rispetto a quanto anticipato nel report (sull’inflazione) diffuso a novembre”.

Immediato il rally della sterlina, che ha guadagnato un intero centesimo nei confronti del dollaro, a seguito della carrellata degli annunci, balzando fin oltre $1,40, per poi rallentare.

Boom anche per i tassi dei bond decennali, che sono volati al record dal 2016

Nella conferenza stampa successiva alla carrellata di annunci, Carney ha rassicurato che i tassi di interesse non torneranno ai livelli precedenti la crisi finanziaria, quando viaggiavano attorno al 5%:

“Non stiamo parlando di tornare a quei livelli… – ha detto – Non stiamo parlando di tornare a quei ritmi (dei cicli precedenti)”.

Ma il numero uno della Bank of England ha anche affermato che “è possibile che l’inflazione salga di nuovo sopra la soglia del 3%, in via temporanea, nel breve termine”. 

Il governatore ha difeso inoltre le misure di stimoli monetari lanciate dalla Bank of England nel periodo sia successivo alla crisi finanziaria che post Brexit:

“Stiamo fornendo un sostegno di  ammontare significativo a quest’economia, durante tempi molto duri. Questa è una delle ragioni per cui la disoccupazione è al minimo in quarant’anni, con il numero di persone occupate più alto che mai. E questa è una delle ragioni per cui una forma di aggiustamento di politica (monetaria) è necessaria”.