Inflazione, le criticità delle supply chain non ridurranno la domanda nel 2022
Le carenze legate alle chiusure della catena di approvvigionamento hanno contribuito concretamente a un’inflazione superiore alle attese in tutto il mondo. Ma questo non ridurrà la domanda nel 2022. Il tema è stato approfondito da una ricerca realizzata da UBS AM.
In particolare, queste elevate pressioni sui prezzi, in netto contrasto con l’andamento ampiamente disinflazionistico dell’ultimo decennio, hanno alcune conseguenze negative per l’attività economica. Tuttavia, ci sono anche dei lati positivi: l’inflazione generalizzata è anche sintomo di un’economia che sta massimizzando la sua capacità produttiva.
In definitiva, conclude UBS AM, il binomio tra una maggiore capacità di alleviare i colli di bottiglia e una forte crescita del reddito da lavoro supererà gli effetti dei prezzi più alti. Il risultato sarà un ritardo nella domanda e non una domanda inesistente nel 2022.