Made in Italy: oggi scatta obbligo etichetta per pasta e riso
Oggi scatta l’obbligo dell’etichetta di origine su pasta e riso. Oggi infatti sono entrati in vigore i due decreti interministeriali sull’indicazione dell’origine obbligatoria del riso e del grano per la pasta in etichetta dopo 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che cade esattamente il 13 febbraio per il riso e il 14 febbraio per la pasta. Un provvedimento che cerca di fare chiarezza sui prodotti importati, spacciati per nazionali, in una situazione in cui un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero, come pure un pacco di riso su quattro, senza che questo fosse fino ad ora indicato in etichetta.
L’assenza dell’indicazione chiara dell’origine – ha precisato la Coldiretti – non consente di conoscere un elemento di scelta determinante per le caratteristiche qualitative, ma impedisce anche ai consumatori di sostenere le realtà produttive nazionale e con esse il lavoro e l’economia del territorio. Escono finalmente dall’anonimato e saranno riconoscibili nelle etichette della pasta 4,3 miliardi di chili di grano duro italiano che insieme ai 1,5 miliardi di chili di riso garantiscono all’Italia il primato in Europa.
Secondo quanto previsto dal decreto, le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno d’ora in poi avere obbligatoriamente indicato in etichetta il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e quello di molitura. L’indicazione in etichetta dell’origine per il riso deve riportare le diciture: Paese di coltivazione del riso, Paese di lavorazione e Paese di confezionamento.
“Finalmente sarà possibile sapere se nella pasta che si sta acquistando è presente o meno grano canadese trattato in preraccolta con il glifosate, proibito sul grano italiano, o se il riso viene dai campi della Birmania sequestrati alla minoranza Rohingya, contro la quale è in atto una pulizia etnica”, ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.