Piazza Affari mette il turbo a fine giornata, sprint di Leonardo e Bper
Giro di boa settimanale in forte rialzo per Piazza Affari che più volte ha cambiato umore nel corso della seduta. In chiusura l’indice Ftse Mib segna un progresso dell’1,81% a quota 22.433 punti dopo che nel corso della seduta l’indice guida di Piazza Affari era anche scivolato sotto i 22 mila punti. L’atteso dato sull’inflazione statunitense (+2,1% annuo a gennaio rispetto al +1,9% atteso) ha alzato nuovamente il livello di allerta sui prezzi e le possibili conseguenze sulle mosse della Federal Reserve.
In Italia leggermente sotto le attese il Pil del quarto trimestre 2017 (+0,3% t/t rispetto al +0,4% atteso), con gli economisti che per i prossimi trimestri non escludono il rischio di contraccolpi sulla congiuntura italiana se l’esito delle elezioni porterà in dote un periodo di incertezza politica.
Miglior performer di giornata è stata Bper (+5,19%). Impazzano le ipotesi di M&A tra le principali banche italiane, con il nome di Bper tra i più gettonati in uno scenario di consolidamento del settore. Secondo le indiscrezioni odierne la banca modenese potrebbe dare vita a un polo con la ligure Banca Carige, a cui potrebbe unirsi anche Unipol Banca una volta completate le operazioni sul fronte Npl. Gli analisti di Mediobanca Securities vedono però Bper al momento interamente concentrata sul suo piano di riduzione del rischio (derisking). “Di conseguenza – rimarca Mediobanca Securities – non ci aspetteremmo nulla a breve termine e riteniamo che Carige deve ridicolizzarsi sostanzialmente prima di essere parte del consolidamento”.
A ruota Leonardo (+4,69%) sostenuta dall’annuncio della nuova linea di credito revolving. Nel dettaglio, la Revolving Credit facility prevede il pagamento di un margine di 75 punti base sopra l’euribor, in riduzione di 25 punti base rispetto alle precedenti condizioni. È stata inoltre ridotta la dimensione a 1,8 miliardi di euro, rispetto ai 2 miliardi di euro della precedente.
Il titolo Enel (+2,7%) ha accelerato nel pomeriggio insieme al mercato cavalcando anche i conti preliminari 2017 che hanno evidenziato ebitda e ricavi oltre le attese. L’utility guidata da Francesco Starace ha riportato ricavi a quota 74,7 miliardi di euro, o, in aumento del 5,8% rispetto ai 70,6 miliardi di euro realizzati nel 2016. Battute le stime di consensus che erano ferme a 73,7 mld. L’Ebitda, che include gli effetti delle operazioni straordinarie, è pari a 15,7 miliardi (+2,6%). Anche in questo caso leggermente oltre le attese ferme a 15,58 mld.
Seduta molto positiva anche per Atlantia (+3,79%). A dare slancio al titolo del colosso delle autostrade gli ultimi aggiornamenti Consob che vedono TCI Fund Management, hedge fund britannico fondato da Chris Hohn, detenere dallo scorso 6 febbraio poco più del 5% del capitale, di cui il 3,9% relativo a posizioni lunghe e riferite a uno “swap” in scadenza nel luglio dell’anno prossimo.