Notizie Notizie Italia Mini Bond in continua crescita, emissioni per 5,5 miliardi nel solo 2017. Boom dell’Emilia Romagna

Mini Bond in continua crescita, emissioni per 5,5 miliardi nel solo 2017. Boom dell’Emilia Romagna

15 Febbraio 2018 16:15

L’industria dei mini-bond continua a crescere, rafforzando lo sviluppo evidenziato negli anni precedenti, iniziato nel 2012 in risposta alle difficoltà causate dalla crisi finanziaria. I mini-bond, intesi come titoli di debito emessi da società di capitale o cooperative, quotate e non, alternativi al credito bancario, si confermano dunque come fonte di finanziamento alternativa e complementare, soprattutto in preparazione a successive operazioni sul mercato mobiliare. E per il 2018 le aspettative prevedono un costante trend positivo.

Stando alle cifre contenute nella quarta edizione del rapporto italiano sui mini-bond, presentato dall’Osservatorio omonimo della School of Management del Politecnico di Milano, il valore nominale totale dei mini-bond è arrivato a superare in cinque anni i 16,9 miliardi di euro, 2,9 miliardi considerando solo le emissioni fatte da Pmi. Una cifra a cui il 2017 ha contribuito per 5,5 miliardi di euro, pari a 170 emissioni, in crescita rispetto ai 3,47 miliardi per 110 emissioni del 2016. “Nel campione totale, 154 emittenti sono identificabili come Pmi non finanziarie – precisa Giancarlo Giudici, direttore scientifico dell’Osservatorio – ma rispetto al 2016 la percentuale delle piccole e medie imprese è leggermente diminuita, mentre è aumentata l’incidenza delle Srl rispetto alle Spa (da 11% a 19%)”.

A livello geografico, emerge una netta prevalenza delle regioni del Nord. Il 2017 ha visto però una minore rilevanza della Lombardia: negli ultimi 12 mesi rimane prima con 32 emittenti ma riduce sensibilmente il suo peso relativo. Segue il Veneto con 18 e cresce fortemente l’Emilia Romagna con 16, il triplo dell’anno precedente. Per quanto riguarda invece il settore di attività, la parte del leone la fa il comparto manifatturiero (44% del campione), che nel 2017 ha pesato per la metà del totale. Sono però rappresentati tutti, dal commercio alle utilities, dai servizi all’immobiliare, dall’informatica alle costruzioni.