Agenda della prossima settimana: Germania protagonista ma attenzione ai numeri in arrivo da Oltremanica
Germania protagonista nella settimana che inizia il prossimo 19 febbraio. Si parte lunedì con il report mensile della Bundesbank, la Banca Centrale Tedesca, mentre martedì focus sui prezzi alla produzione e sull’indice Zew, quello che misura il sentiment di 300 investitori della prima economia europea. Mercoledì i riflettori saranno puntati sul PMI manifatturiero e giovedì sarà la volta dell’Ifo, che tasta il polso a 7 mila operatori economici tedeschi. La settimana si chiuderà con il dato finale sul Pil della prima economia europea.
A livello di Zona Euro, attenzione sugli indici PMI di mercoledì che, in versione preliminare, potrebbero segnare una lieve decelerazione rispetto alle ultime rilevazioni. Giovedì sarà invece la volta delle minute della Banca Centrale Europea, interessanti per capire l’atteggiamento dei membri dell’Eurotower nei confronti del recente apprezzamento dell’euro, mentre venerdì l’appuntamento è con il dato definitivo sull’inflazione a gennaio, che dovrebbe confermare l’1,3% annuo del dato flash.
Per quanto riguarda la Gran Bretagna, mercoledì l’appuntamento è con l’aggiornamento relativo il mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione e le retribuzioni settimanali sono stimati stabili al 4,3 e al 2,5% annuo. Giovedì focus sulla seconda stima relativa la crescita economica, che dovrebbe confermare il +0,5% trimestrale del dato preliminare. Indicazioni migliori del previsto sono destinate ad incrementare le possibilità di un rialzo dei tassi nel meeting della Bank of England in calendario a maggio ed a permettere al cable, il cambio sterlina/dollaro, di consolidare sopra quota 1,41.
Dall’altra sponda dell’Atlantico arriveranno gli aggiornamenti sul sentiment dei direttori degli acquisti e le minute dell’ultima riunione del FOMC (mercoledì), e i numeri su nuove richieste di sussidio, superindice e scorte di petrolio (giovedì). Chiude la carrellata il Giappone, che in avvio di settimana diffonderà l’indicatore sull’avanzo commerciale. Dopo il solido andamento registrato nel 2017, in avvio d’anno le esportazioni sono viste in rialzo del 10,3% annuo mentre l’import dovrebbe segnare un +8,3%.