CreVal soffre nel giorno d’avvio dell’aumento, Algebris nel tris di sub-garanti
Continua la pioggia di vendite sul titolo Credito Valtellinese (CreVal), protagonista di un tracollo di oltre il 73 per cento dallo scorso novembre, ossia da quando è stato confermata l’entità della maxi-ricapitalizzazione da 700 milioni di euro.
Oggi il titolo continua la sua discesa in Borsa con un calo di oltre il 5% a 0,106 euro.
Le condizioni dell’aumento
Oggi parte l’aumento di capitale che si concluderà il prossimo 8 marzo e attraverso il quale la banca di Sondrio intende metterli al riparo da ogni eventuale futuro faro della Bce in merito alla gestione dei crediti deteriorati. La Banca d’Italia ha rilevato “significative difficoltà” nel recupero di un’adeguata redditività nella gestione del Credito Valtellinese principalmente a causa dell’elevato costo del rischio di credito dato l’ampio stock di crediti in sofferenza.
L’aumento prevede l’emissione di 6.996.605.613 nuove azioni ordinarie Creval da offrire in opzione agli azionisti di Creval ad un prezzo unitario di sottoscrizione pari a 0,1 euro, di cui 0,09 euro a titolo di sovrapprezzo, nel rapporto di 631 azioni Creval di nuova emissione ogni 1 azione posseduta. Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni oggetto di Offerta incorpora uno sconto di circa il 16% sul prezzo teorico ex diritto (c.d. Theoretical Ex Right Price – TERP) delle azioni Creval, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base della media dei prezzi ufficiali degli ultimi 3 mesi.
Al consorzio di garanzia si aggiungono tre sub-garanti
L’aumento di capitale da 700 milioni di euro è interamente garantito dal consorzio di garanzia. Inoltre Algebris, Credito Fondiario e Dorotheum hanno sottoscritto contratti di sub-garanzia per un ammontare complessivo di 55 milioni. Il fondo di Davide Serra e gli altri due soggetti si sono impegnati nei confronti dei garanti a sottoscrivere le azioni eventualmente non sottoscritte al termine dell’offerta in borsa dei diritti inoptati in via proporzionale fra loro. Creval ha inoltre sottoscritto con Algebris, Credito Fondiario e Dorotheum accordi di natura commerciale. In particolare Algebris avrà un diritto di esclusiva su un portafoglio di crediti classificati ad “inadempienze probabili” nel contesto di Project Gimli previsto nel Piano Industriale, impegnandosi a vendere tale portafoglio nel caso “sia raggiunto un accordo sulla documentazione contrattuale e Algebris formuli un’offerta binding per un prezzo non inferiore alla soglia di prezzo indicata nel medesimo accordo”.