Metaverso mania: anche la vita in ufficio cambierà in pochi anni, parola di Bill Gates
E’ il trend del momento e tutti ne parlano. Il metaverso, un universo parallelo, è salito alla ribalta da quando il creatore di Facebook Mark Zuckerberg ha cambiato nome in Meta pubblicando un video della sua idea di metaverso per il futuro.
Proprio il social network ha annunciato il lancio di Horizon Worlds, il suo mondo di realtà virtuale di avatar, a chiunque abbia almeno 18 anni negli Stati Uniti e in Canada, un passo importante per implementare sempre di più l’idea del mondo parallelo. Sull’esempio di Zuckerberg, tutti hanno iniziato a parlare e usare questo termine.
L’idea di metaverso secondo Bill Gates
A sposare l’idea del metaverso anche il fondatore di Microsoft, Bill Gates secondo cui il metaverso ospiterà la maggior parte delle riunioni in ufficio entro “due o tre anni”. In un post apparso sul blog personale, il co-fondatore di Microsoft ha incluso una previsione sul futuro del lavoro, e come potrebbe cambiare con l’ascesa del metaverso, ossia quei mondi virtuali costruiti da aziende tecnologiche come Meta (ex Facebook) e Microsoft, dove gli utenti saranno in grado di lavorare, giocare e socializzare. Gates nota che la pandemia di Covid-19 ha già “rivoluzionato” il posto di lavoro, con più aziende offrono flessibilità per i dipendenti che vogliono lavorare in remoto. “Questi cambiamenti si intensificheranno solo negli anni a venire”, scrive Gates, e dice che il lavoro a distanza attirerà sempre più persone nel metaverso.
“Entro i prossimi due o tre anni, prevedo che la maggior parte delle riunioni virtuali si sposterà da griglie di immagini di telecamere 2D….al metaverso, uno spazio 3D con avatar digitali”, scrive Gates nel suo post sul blog. Quella vista bidimensionale a griglia che Gates descrive, e che lui paragona al gioco televisivo “Hollywood Squares”, è ciò che si ottiene attualmente con la maggior parte delle piattaforme di videoconferenza, come Zoom o Teams di Microsoft. Nel metaverso, si avrebbe un avatar 3D che sarebbe in grado di partecipare alle riunioni in un ufficio virtuale o in un’altra destinazione, dove potrebbe interagire con gli avatar dei colleghi.
L’idea è che alla fine si userà il proprio avatar per incontrare le persone in uno spazio virtuale che replica la sensazione di essere in una stanza reale con loro”, scrive Gates. Ma ci vorrà tempo e volontà da parte degli utenti e dei loro datori di lavoro prima che la visione di un posto di lavoro virtuale nel metaverso diventi realtà.