Notizie Notizie Mondo Aste Treasury: tassi a record da crac Lehman Brothers, preoccupa calo bid-to-cover

Aste Treasury: tassi a record da crac Lehman Brothers, preoccupa calo bid-to-cover

21 Febbraio 2018 13:26

Primo bilancio dell’emissione record di Treasury prevista per questa settimana, per un valore totale di $258 miliardi.

Nella giornata di ieri, il Tesoro americano ha collocato titoli di Stato per un ammontare complessivo di $179 miliardi. Risultato: i tassi dei Treasury con scadenza a tre e sei mesi sono balzati ai massimi dal 2008.

In particolare, i titoli di stato a tre mesi sono stati collocati per un valore di $51 miliardi a tassi pari all’1,64%, sei punti base più alti rispetto ai rendimenti di altri bond simili che erano stati emessi lo scorso 12 febbraio, mentre i rendimenti dei bond a sei mesi collocati con un’emissione da $45 miliardi si sono attestati all’1,82%.

I ratio bid-to-cover delle aste di titoli a tre e sei mesi sono stati rispettivamente di 2,74 e 3,11. 

Successivamente, alle 13 ora di New York, il Tesoro ha emesso Treasuries a quattro settimane a tassi dell’1,38%, a fronte di un bid-to-cover che è sceso al 2,48%, ovvero al minimo dal 2008. Esito dunque deludente, che conferma il calo dell’interesse degli investitori verso tali bond. 

Focus anche sull’asta da $28 miliardi che ha avuto per oggetto i bond a due anni e che ha reso il 2,255%, massimo in quasi dieci anni, esattamente dall’agosto 2008, un mese prima dal crac di Lehman Brothers.

Ma anche qui un’indicazione poco confortante è arrivata dal rapporto bid-to-cover, che è scivolato a 2,722, dal precedente 3,222, e al di sotto della media di sei mesi, pari a 2,83

I tassi rimangono in rialzo sul mercato secondario, con gli investitori che smobilizzano i Treasury in vista della massiccia offerta prevista per questa settimana. Bloomberg riporta che le emissioni sono destinate a rimanere corpose, visto che il Tesoro prevede per l’attuale trimestre emissioni, su base netta, per $441 miliardi. 

Le prossime emissioni previste per la settimana in corso avranno per oggetto, nella giornata di oggi e domani, titoli di stato a cinque e sette anni.

A tal proposito Tom di Galoma, managing director per la divisione di trading di bond governativi e di strategia presso Seaport Global Holdings, ha riferito in un’intervista a Bloomberg, prima che venisse indetta ieri l’asta dei Treasury a due anni, di essere “più preoccupato per le aste di titoli a cinque e sette anni”.

L’attenzione degli investitori è rivolta intanto al secondario soprattutto ai titoli a due anni, visto che in questo caso i rendimenti sono più sensibili alle aspettative di politica monetaria: anche qui, come nel primario, i rendimenti hanno testato il record dal 2008, in particolare dal mese di settembre, balzando fino al 2,227%.

Aumentano le speculazioni su strette monetarie più aggressive da parte della Federal Reserve, in attesa della pubblicazione delle minute del Fomc, che avverrà stasera ora italiana.