Aste Treasury: tassi a record da crac Lehman Brothers, preoccupa calo bid-to-cover
Primo bilancio dell’emissione record di Treasury prevista per questa settimana, per un valore totale di $258 miliardi.
Nella giornata di ieri, il Tesoro americano ha collocato titoli di Stato per un ammontare complessivo di $179 miliardi. Risultato: i tassi dei Treasury con scadenza a tre e sei mesi sono balzati ai massimi dal 2008.
In particolare, i titoli di stato a tre mesi sono stati collocati per un valore di $51 miliardi a tassi pari all’1,64%, sei punti base più alti rispetto ai rendimenti di altri bond simili che erano stati emessi lo scorso 12 febbraio, mentre i rendimenti dei bond a sei mesi collocati con un’emissione da $45 miliardi si sono attestati all’1,82%.
I ratio bid-to-cover delle aste di titoli a tre e sei mesi sono stati rispettivamente di 2,74 e 3,11.
Successivamente, alle 13 ora di New York, il Tesoro ha emesso Treasuries a quattro settimane a tassi dell’1,38%, a fronte di un bid-to-cover che è sceso al 2,48%, ovvero al minimo dal 2008. Esito dunque deludente, che conferma il calo dell’interesse degli investitori verso tali bond.
Focus anche sull’asta da $28 miliardi che ha avuto per oggetto i bond a due anni e che ha reso il 2,255%, massimo in quasi dieci anni, esattamente dall’agosto 2008, un mese prima dal crac di Lehman Brothers.
Ma anche qui un’indicazione poco confortante è arrivata dal rapporto bid-to-cover, che è scivolato a 2,722, dal precedente 3,222, e al di sotto della media di sei mesi, pari a 2,83.
I tassi rimangono in rialzo sul mercato secondario, con gli investitori che smobilizzano i Treasury in vista della massiccia offerta prevista per questa settimana. Bloomberg riporta che le emissioni sono destinate a rimanere corpose, visto che il Tesoro prevede per l’attuale trimestre emissioni, su base netta, per $441 miliardi.
Le prossime emissioni previste per la settimana in corso avranno per oggetto, nella giornata di oggi e domani, titoli di stato a cinque e sette anni.
A tal proposito Tom di Galoma, managing director per la divisione di trading di bond governativi e di strategia presso Seaport Global Holdings, ha riferito in un’intervista a Bloomberg, prima che venisse indetta ieri l’asta dei Treasury a due anni, di essere “più preoccupato per le aste di titoli a cinque e sette anni”.
L’attenzione degli investitori è rivolta intanto al secondario soprattutto ai titoli a due anni, visto che in questo caso i rendimenti sono più sensibili alle aspettative di politica monetaria: anche qui, come nel primario, i rendimenti hanno testato il record dal 2008, in particolare dal mese di settembre, balzando fino al 2,227%.
Aumentano le speculazioni su strette monetarie più aggressive da parte della Federal Reserve, in attesa della pubblicazione delle minute del Fomc, che avverrà stasera ora italiana.
US Treasury Yields, highest since…
3-Month: 2008
6-Month: 2008
1-Year: 2008
2-Year: 2008
3-Year: 2008
5-Year: 2010
10-Yr: 2014
30-Yr: 2017 pic.twitter.com/CeIE6Tkwau— Charlie Bilello (@charliebilello) February 20, 2018