Elezioni italiane: Juncker alza febbre spread, premier Gentiloni costretto a intervenire
L’Unione europea dovrebbe essere prepararsi a far fronte allo “scenario peggiore” in Italia, dopo le elezioni politiche del prossimo 4 marzo. Con questa dichiarazione, riportata secondo i media in occasione di un discorso proferito presso il think tank di Bruxelles Centro per gli Studi politici europei, il numero uno della Commissione europea Jean Claude Juncker ha innalzato la tensione sui mercati.
Immediato l’impatto delle sue parole sullo spread BTP-Bund a 10 anni, salito da 134 a 139 punti base, al record in due settimane.
Le parole di Juncker hanno portato il premier Paolo Gentiloni a tranquillizzare gli animi. Nel suo intervento a Porta a Porta, il presidente del Consiglio ha affermato:
“Tranquillizzerò (Juncker), i governi sono tutti operativi, non ce ne è uno meno operativo e uno più operativo, i governi governano”, ha detto, aggiungendo che “con il voto non c’è un salto nel buio”.
Juncker stesso ha poi fatto dietrofront, con una nota diffusa nella serata di ieri:
“A prescindere da quello che sarà l’esito, ho fiducia che avremo un governo che si assicurerà all’Italia di rimanere player centrale dell’Europa, contribuendo al suo futuro”.