Impennata inflazione USA fa scattare in avanti il bitcoin
Bitcoin, visto da molti investitori come una copertura contro l’inflazione, viaggia in aumentato del 2% circa a ridosso di area $ 50.000 dopo il nuovo balzo in alto dell’inflazione USA, per poi attestarsi a +1,3% in area $ 49.500. A novembre l’indice dei prezzi al consumo è balzato al 6,8% a/a, al ritmo annuale più veloce in quasi 40 anni, amplificando così la rapidità e la persistenza dell’inflazione che sta erodendo gli stipendi e aumentando la pressione sulla Federal Reserve per inasprire la politica monetaria. Fed che si riunirà settimana prossima e che a questo punto molto probabilmente imprimerà una netta accelerazione al tapering e di conseguenza la possibilità di un primo rialzo dei tassi entro metà 2022.