Appuntamenti della settimana: tra audizione Powell e inflazione zona euro, ma anche Pil Usa. In Italia focus disoccupazione
Non mancheranno gli spunti di rilievo nell’ultima settimana di febbraio, che ha preso il via oggi. Su tutti l‘inflazione nella zona euro e il Pil statunitense che verranno diffuso mercoledì 28. Ma i mercati attendono anche la prima audizione al congresso statunitense del neo presidente della Fed, Jerome Powell, in calendario domani pomeriggio. Il tutto mentre in Italia, domenica 4 marzo si terranno le elezioni politiche, un appuntamento che il mercato sta monitorando senza apprensione.
“L’agenda macro Usa di questa settimana sarà ricca di appuntamenti: il dato sulle vendite di nuove abitazioni, le scorte all’ingrosso, gli ordinativi di beni durevoli, redditi e spese personali di gennaio, la seconda lettura del Pil del quarto trimestre 2017 e, infine, l’indice PCE di gennaio”, sottolinea Alberto Biolzi, responsabile direzione wealth management di Cassa Lombarda. Biolzi si sofferma sull’indice PCE, dichiarando: “Qualora dovesse evidenziare una potenziale accelerazione dell’inflazione, potrebbe alimentare le aspettative che la Fed possa accelerare il restringimento monetario con impatti sulle prospettive di crescita economica”.
Gli appuntamenti clou della settimana
Domani in primo piano la fiducia dei consumatori e delle imprese per l’Italia, ma soprattutto l’inflazione in Germania, con il dato preliminare di febbraio atteso prima dell’avvio di Wall Street. Per gli Stati Uniti in evidenza gli ordini di beni durevoli, ma soprattutto (come anticipato) la testimonianza di Powell, davanti alla Commissione Servizi Finanziari della Camera, che è stata anticipata di un giorno. Inizialmente era attesa per mercoledì.
Mercoledì 28 febbraio sono numerosi i dati da annotare in agenda. Nella notte europea spunti interessanti dall’Asia: il Giappone comunica il dato sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale, mentre la Cina annuncia il Pmi manifatturiero. Prima dell’avvio delle contrattazioni sguardi rivolti ai dati francesi su crescita dell’economia e tasso di inflazione (si tratta del dato preliminare). Alle 11 riflettori puntati sull’inflazione di Eurolandia che, in versione flash, è stimata in calo all’1,2% rispetto all’1,3 di gennaio. Un altro market mover di giornata è rappresentato dal Pil statunitense degli Stati Uniti relativo al quarto trimestre.
Nella giornata di giovedì 1 marzo spazio all’aggiornamento sull’indice Pmi manifatturiero di Giappone. E dopo i dati relativi i singoli Paesi europei, alle 10 l’appuntamento è con il Pmi manifatturiero della zona euro in versione definitiva. Sempre giovedì aggiornamenti dal mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione della zona euro e per l’Italia. Per l’Italia l’Istat pubblica anche il Pil annuale per il 2017. Nel pomeriggio come di consueto spazio ai dati americani: in primo piano il reddito e la spesa delle famiglie e l’indice Ism manifatturiero.
La settimana si chiude venerdì con le vendite al dettaglio tedesche, il Pil italiano e la fiducia elaborata dall’università del Michigan.
Da segnalare infine l’appuntamento con le elezioni politiche in Italia. “I mercati seguiranno con attenzione l’evoluzione della scena politica italiana in vista del voto di domenica prossima – rimarca Biolzi di Cassa Lombarda -. Lo spauracchio è che dalle urne non esca una maggioranza chiara e operativa e che ciò possa compromettere il trend di crescita del paese. A riguardo, venerdì sarà reso noto il dato definitivo del Pil italiano del quarto trimestre e per l’intero 2017”.