Saipem: risultati 4° trim. 2017 e guidance 2018 sotto attese (approfondimento fondamentale)
Apre in rosso Saipem dopo la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2017, che evidenziano risultati operativi in calo e sotto le attese degli analisti. Bene l’indebitamento finanziario netto in diminuzione e migliore delle attese. La guidance 2018 appare debole rispetto alle attese del mercato.
Il quarto trimestre 2017 a 2.126 milioni è in lieve rialzo (+1,7%) rispetto alle sales del pari periodo 2016, ma sotto le attese del 8,1%. L’Ebitda flette del 37,2% a 169 milioni, sotto il consensus del 30,2%. In calo anche la redditività al 7,9% (-490 basis point a/a; -250 basis point t/cons). L’Ebit adjusted si fissa a 40 milioni, in netto ribasso rispetto ai 103 milioni del pari periodo 2016 e il ROS è al 1,9% (-300 punti base a/a; -160 punti base t/cons). La perdita netta adjusted ammonta a 105 milioni, contro attese per un utile di 44 milioni.Se analizziamo i risultati per settori di business, si nota che:
- La divisione Engineering & Construction Offshore ha visto ricavi in calo del 34,1% a 646 milioni, dovuto sia a fattori di stagionalità che a slittamenti di attività, precedentemente programmate entro l’anno, al 2018. L’Ebitda adjusted è pari a 156 milioni (-32,8% a/a) e la redditività è al 24,1% (+0,5% a/a). La sostanziale tenuta dei margini, nonostante l’elevata flessione dei ricavi, è dovuta ad una migliorata efficienza operativa nonché ad un maggiore utilizzo della flotta. L’Ebit adj si fissa a 105 milioni (-42,3% a/a) e gli ordini acquisiti a 674 milioni (1.210 milioni nel pari periodo 2016).
- Il fatturato della divisione Floaters a 176 milioni cresce del 17,3% a/a, grazie ai maggiori volumi di attività registrati in Medio ed Estremo Oriente e in Kazakhstan. L’Ebitda adj si fissa a 9 milioni, in forte progresso rispetto al rosso di 102 milioni del 2016. Ne consegue un netto incremento della redditività. Ebit adj a 4 milioni (-114 nel quarto trimestre 2016). Gli ordini ammontano a 14 milioni, contro i 23 del pari periodo dell’anno precedente.
- Le sales della divisione Engineering & Construction Onshore sono in forte crescita a 1.043 milioni (+61% a/a), grazie ai maggiori volumi di attività registrati in Medio ed Estremo Oriente e in Kazakhstan. L’Ebitda adj è in rosso per 104 milioni, contro i 13 del pari periodo, penalizzata principalmente dalla sentenza sfavorevole dell’arbitrato LPG in Algeria. Sale a -112 milioni il rosso dell’Ebit adjusted.
- La divisione Offshore Drilling vede ricavi a 137 milioni (-25,1% a/a), ed Ebitda adjusted a 81 milioni (-14,7%). La tenuta della marginalità percentuale al 59,1% (+720 punti base a/a), pur a fronte di una riduzione significativa di attività, è in buona parte attribuibile alle significative misure di ottimizzazione dei costi implementate. Più che raddoppiati gli ordini a 48 milioni (vs 22 del pari periodo).
- La divisione Onshore Drilling fissa ricavi a 124 milioni in lieve calo (-3,9% a/a), riconducibile principalmente alla ulteriore diminuzione di attività in Sud America. L’Ebitda adjusted ammonta a 27 milioni, in calo del 12,9% a/a.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 1.296 milioni, con una riduzione di 154 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 (1.450 milioni), essenzialmente dovuta al flusso di cassa dell’esercizio che ha più che compensato gli investimenti del periodo. Risultato nettamente migliore delle attese a 1.337 milioni.
Considerate le incertezze derivanti dallo scenario di mercato, il Cda non prevede alcun dividendo da proporre all’Assemblea Ordinaria convocata per il 3 maggio 2018.
La società ha anche comunicato la guidance per il 2018 che prevede ricavi a 8 miliardi, sotto le attese degli analisti pari a 8,4 miliardi. Il management si aspetta Ebitda adjusted superiore al 10% (10,4% per consensus) e investimenti tecnici per 300 milioni. L’indebitamento finanziario netto è previsto nell’intorno di 1,1 miliardi (1,2 miliardi per analisti finanziari).
Commento
Il titolo ha aperto in forte ribasso per poi recuperare parzialmente probabilmente sulle dichiarazioni dell’AD Cao che ha parlato di possibili operazioni di M&A e eventuali cessioni di asset non core. Così infatti il numero uno del gruppo si è espresso “Al momento stiamo ridisegnando i confini delle attività aziendali, con la divisionalizzazione puntiamo a focalizzare i business e a massimizzare l’efficienza delle linee di business, poi se delle opportunità si presenteranno faremo di tutto per valutarle”.
Ricordiamo che da Bloomberg si evince che di 22 analisti che seguono il titolo, 6 sono buy e 14 hold. Sei sono gli analisti che raccomandano di vendere. Il target price medio è 4,02 euro con un rendimento potenziale del 22%.
Sui multipli Saipem tratta a sconto rispetto i peer sul Ev/Ebitda 2018 e 2019 a 5,5 volte (vs 7,7 di mediana comparables) e 5,2 volte (vs 6,9 di mediana). Il P/E 2018 è allineato a quello dei competitors, così come quello 2019.