Piano Telecom non scalda mercato, titolo giù. Genish pronto a dialogo con Elliott
Telecom Italia ha tolto i veli dal nuovo piano 2018-2020 che vede ricavi stabili, in linea con le attese di mercato, ed ebitda in lieve crescita in Italia. Nessuna novità di rilievo con dividendo solo per le azioni risparmio e focus del piano su digitalizzazione e contenimento dei costi.
Dopo un avvio positivo il Telecom Italia vira in rosso e cede il 2% a quota 0,7568 euro. La maggiore tlc italiana ha presentato il piano industriale al 2020 con investimenti per 9 miliardi di euro in Italia. I ricavi sono visti stabili nel triennio, in linea con le attese di consensus.
Ieri il titolo Telecom era schizzato in avanti di quasi il 6% in scia alla notizia dell’interesse del fondo Elliott a salire nell’azionariato al fine di contrastare la strategia di Vivendi, azionista di riferimento della tlc italiana con quasi il 24% del capitale. Questa mattina l’ad di Telecom, Amos Genish, ha detto che il fondo Elliott è il benvenuto in Telecom e la società ascolterà eventuali feedback costruttivi.
Target per il triennio
Per il 2018 confermata la stima di una significativa riduzione del rapporto debito/ebitda a circa 2,7 volte e una sua costante diminuzione nel 2019 e nel 2020. L’equity free cash flow consolidato è atteso in costante crescita nel triennio per un totale cumulato di circa 4,5 mld. In Italia le linee UBB Fisse (retail e wholesale) attese salire a circa 9 milioni a fine piano, mentre per il Brasile attesa una crescita dei ricavi da servizi e dei margini.
Tra i cardini del nuovo piano DigiTIM 2018-2020 approvato ieri da Telecom Italia c’è la digitalizzazione di tutti i processi, incremento della generazione di cassa, creare valore attraverso un’attenta disciplina finanziaria basata sul controllo dei costi e l’ottimizzazione degli investimenti.
Ebitda 2017 in calo del 2,6%
Il 2017 si è chiuso con ricavi consolidati per 19,8 miliardi, in crescita del 4,2% (+2,7% la variazione organica). Dato sostanzialmente in linea con il consensus (19,77 mld). L’Ebitda è sceso del 2,6% a 7,8 miliardi, con una marginalità scesa dal 42,1% al 39,3%, mentre in termini organici l’Ebitda scende del 3,7% e la marginalità diminuisce di 2,6 punti percentuali. L’Ebit, pari a 3,3 miliardi, si riduce dell’11,6%. L’utile netto scende da 1,8 a 1,1 miliardi complici oneri netti non ricorrenti per 714 milioni.
All’assemblea del prossimo 24 aprile verrà proposta l’approvazione di un dividendo solo per le azioni di risparmio, pari a 2,75 centesimi per azione.
Scorporo rete con creazione società ad hoc
Telecom Italia avvia processo separazione rete, verrà creata società separata controllata al 100%
Il Consiglio di Amministrazione di TIM riunitosi ieri ha conferito mandato all’Amministratore Delegato Amos Genish di avviare l’iter formale per la notifica ad Agcom del progetto di separazione volontaria della rete di accesso fissa.
Il progetto prevede la creazione di un’entità legale separata (Netco) controllata al 100% da TIM, proprietaria della rete di accesso (dalla centrale alla casa dei clienti) e di tutta l’infrastruttura (edifici, apparati elettronici e sistemi IT) e dotata del personale necessario per fornire servizi all’ingrosso in maniera indipendente.