Bitcoin buca $10.000 dopo giro di vite Sec e Giappone. Intanto caso degli hacker su Binance spaventa
Scivolone del Bitcoin, che è capitolato velocemente del 10%, al di sotto della soglia di 10.000 dollari, dopo la nota della Sec. La Commissione che vigila sui mercati americani ha reso noto che le piattaforme che fanno trading online sugli asset digitali che sono “securities” dovranno registrarsi presso la Sec.
“Se una piattaforma offre trading di asset digitali che sono securities, operando come piattaforma di scambio sulla base di quanto statuito dalle leggi federali sugli strumenti finanziari (appunto securities), allora deve registrarsi presso la Sec come piattaforma nazionale di strumenti finanziari o essere esentata dalla registrazione”.
Il comunicato prosegue, affermando che “lo staff della Sec teme che molte piattaforme di trading online appaiano agli occhi degli investitori come mercati registrati presso la Sec e regolamentati, quando invece non lo sono. Molte piattaforme si definiscono “exchanges”, dando agli investitori l’impressione sbagliata che siano regolamentate o che aderiscano agli standard normativi di una piattaforma nazionale di scambio titoli”.
Intervistato dalla Cnbc Spencer Bogart, partner di Blockchain Capital, fa notare che “la Sec continua a fare una differenza tra le ‘securities e le non-securities’, ma senza, finora, fare nomi”.
Per security, in base alla legislazione Usa, si intende un asset disciplinato dall’ “Howey Test”, sulla scia di un caso finito alla Corte Suprema nel 1946. La sentenza della corte stabilì che una “security” implica l’investimento di soldi in un’azienda, in cui l’investitore prevede che gli utili derivino soprattutto dagli sforzi di altri individui.
Ma il giro di vite non arriva solo dalla Sec: l’agenzia di servizi finanziari del Giappone ha ordinato infatti a due piattaforme di cambio di fermare le operazioni per un mese e ha penalizzato altre quattro piattaforme nella giornata di oggi.
In questo contesto la notizia di ieri, secondo cui alcuni hacker avrebbero effettuato “operazioni di trading irregolari” presso Binance, tra i principali mercati di scambio delle criptovalute al mondo, ha messo in ulteriore alert le autorità globali di regolamentazione.
Binance ha riferito che nessun fondo è stato rubato, ma ha ammesso anche di non essere stata capace di azzerare le operazioni di trading ancora attive, senza dare ulteriori spiegazioni.
Intanto Coinbase ha diramato un comunicato in cui afferma di rispettare tutta la normativa vigente sul settore:
“In base a quanto stabilito dalla Sec, Coinbase e GDAX sono esenti dalle richieste di registrazione, in quanto non presentano asset che potrebbero essere considerati ‘securities'”. La piattaforma ha contestualmente reso noto che ha intenzione di continuare a collaborare con le autorità in merito alla regolamentazione delle monete digitali.
“Applaudiamo alla nota della Sec – ha detto Cameron Winklevoss, direttore generale di Gemini – il trading di ICO non registrate o in piattaforme senza licenza è andato avanti per troppo tempo. Tale situazione è preoccupante per i consumatori e negativa per l’ecosistema delle criptovalute nel suo complesso”.
Da segnalare che il Bitcoin ha perso il 50% circa dai record di tutti i tempi testato lo scorso dicembre vicino a quota $20.000, scontando proprio l’intenzione delle autorità di varare controlli sul cripto-universo.
Dopo la notizia della Sec, i prezzi sono scesi fino a $9.500, per poi recuperare lievemente a $9.969. Al momento, le quotazioni recuperano più di mezzo punto perc a $10.085,46, riagguantando dunque l’importante soglia.