Mercati: in evidenza dati inflazione Usa ed Europa (analisti)
I dati sull’inflazione americana ed europea saranno al centro dell’attenzione degli investitori. “Martedì i dati in arrivo da oltreoceano saranno attentamente valutati alla ricerca di indicazioni sulle prossime decisioni della Fed – sottolinea Alberto Biolzi, responsabile direzione wealth management di Cassa Lombarda -. Su base annua si prevede una stabilità dell’inflazione “core” (che esclude le categorie volatili di alimenti ed energia) all’1,8%. Un aumento dell’inflazione potrebbe incoraggiare la Fed ad alzare i tassi di interesse già al prossimo meeting del 20-21 marzo”. Sempre negli Stati Uniti da monitorare anche il dato mensile delle vendite al dettaglio (in agenda mercoledì), in quanto la spesa dei consumatori rappresenta circa il 70% della crescita economica Usa.
In Eurozona saranno rilasciate le seconde letture dei dati sull’inflazione di febbraio. “L’Europa sta conoscendo la crescita più forte dell’ultimo decennio ma le pressioni inflazionistiche restano deboli, al minimo dal 2016 il mese scorso, e questo sottolinea la necessità di una certa cautela da parte della Bce nell’eventuale riduzione dello stimolo monetario”, afferma Biolzi ricordando che la Cina pubblicherà mercoledì i dati di febbraio sulla produzione industriale, sugli investimenti fissi e sulle vendite al dettaglio. “I dati cinesi di inizio anno sono presi sempre con una certa cautela – sottolinea Biolzi -, in quanto esistono delle distorsioni legate al momento in cui cadono i festeggiamenti per il capodanno lunare. Bisognerà attendere i dati di aprile per avere un quadro più chiaro”.