Bank of Japan fagocita mercato bond. Zero scambi su titoli stato, trader infuriati
Nella sessione di martedì, grandi assenti sui mercati giapponesi sono stati i titoli di stato a 10 anni. Non perchè gli scambi fossero stati interrotti da qualche festività nazionale, o per problemi tecnici, ma perchè, in base a quanto risulta dai dati di Japan Trading riportati da Bloomberg, non c’erano proprio i bond necessari agli scambi.
Nel descrivere la situazione, Naoya Oshikubo, strategist della divisione di tassi in Giappone presso Barclays Securities, ha detto che “il mercato dei JGB (bond sovrani del Giappone) ha assistito a scambi ridotti”: una dichiarazione che, secondo Bloomberg, potrebbe aver minimizzato quanto davvero accaduto.
La Banca centrale del Giappone ha, di fatto, acquistato talmente tanti bond sovrani – per un valore superiore al 40% – che ne sono rimasti davvero pochi da acquistare o vendere per i trader e per altri acquirenti, come fondi pensione e compagnie di assicurazione.
Il motivo degli acquisti massicci da parte della Bank of Japan si spiega con la strategia di politica monetaria estremamente accomodante che l’istituto guidato da Haruhiko Kuroda continua a perseguire, al fine di stimolare l’inflazione. Lo stesso Kuroda ha detto in un’audizione al Parlamento, che la BoJ ha acquistato il 75% dei titoli di stato emessi nell’anno fiscale che termina questo mese.
Tra gli strumenti adottati dalla Banca del Giappone, c’è di fatto anche il controllo della curva dei rendimenti, per assicurarsi che il target dei tassi dei titoli a lungo termine rimanga a zero (e secondo diversi analisti intervistati da Reuters, tale target dovrebbe rimanere attivo per tutto il 2018).
La BoJ acquista non solo bond governativi ma anche ETF, tanto che i critici ritengono che così facendo metta a rischio la liquidità del mercato delle obbligazioni e causi distorsioni al mercato azionario. Qualcuno parla anche di trader infuriati con l’istituzione a causa degli scambi assenti che hanno caratterizzato la sessione della vigilia.
Oggi Kuroda è tornato a parlare, affermando che la banca centrale è ancora lontana dal centrare il target sull’inflazione e che al momento non è pronta a considerare dettagli su un’eventuale strategia di uscita.