Tim, presidente De Puyfontaine verso auto-sospensione. Da Vivendi tono polemico verso fondo Elliott
Arnaud De Puyfontaine, presidente di Telecom Italia e amministratore delegato di Vivendi, starebbe considerando l’idea di rinunciare alle proprie funzioni esecutive che esercita in Tim, per sostenere il dibattito sulle strategie per il futuro della compagnia di tlc dopo l’ingresso, nel suo capitale, del fondo Elliott. E’ quanto ha riportato a Reuters un portavoce di Vivendi, il colosso francese attivo nel comparto media che detiene una partecipazione del 24% nel capitale di Telecom Italia.
“Arnaud de Puyfontaine ha indicato che sta considerando la sospensione delle sue funzioni esecutive in Tim, nel periodo che sarà dedicato al dibattito sulla strategia”, ha detto il portavoce.
Vivendi, che detiene una quota del 24% in TIM, ha detto proprio ieri di sostenere la nuova strategia che è stata presentata da Telecom Italia la scorsa settimana, e di essere impegnata a creare un campione italiano nel settore tlc e dei contenuti.
“Tuttavia – ha sottolineato il portavoce – Vivendi sarebbe pronta, se necessario, a sostenere un’altra strategia capace di generare un aumento di breve termine dei corsi azionari di TIM”.
In ogni caso, “come sempre, saranno gli azionisti a decidere“.
Allo stesso tempo, Vivendi non si è lasciata sfuggire un’aspra critica nei confronti del fondo Elliott:
“Elliott Managament è solita attaccare stati e società… ed è conosciuta per un approccio finanziario focalizzato su guadagni di breve termine, fattore che molto probabilmente, in questo caso, porterà allo smantellamento di TIM“.
Il fondo attivista avrebbe intenzione di convertire le azioni di risparmio di TIM in azioni ordinarie, raccogliendo così facendo cash, e di puntare anche a uno spin-off della società risultante dal processo della separazione della rete.
Non è un mistero che l’ingresso di Elliott in Telecom possa sparigliare un bel po’ di carte.
Da segnalare che Tim ha perso più di un terzo del suo valore di mercato da quando i francesi di Vivendi sono entrati nel suo capitale, anche se a tal proposito Vivendi stessa ricorda che le quotazioni del gruppo avevano perso terreno per un decennio prima del suo arrivo.
Al momento, segnala Reuters, il titolo è in calo di oltre -70% dall’inizio del 2005.