Bce e banche, arriva addendum NPL. Copertura crediti garantiti in 7 anni, non garantiti in 2 anni
Alla fine, dopo mesi di consultazioni e gli altolà arrivati da diverse istituzioni, quelle italiane in primis, l’addendum della Bce sugli NPL è arrivato. Qualche differenza rispetto alle proposte avanzate dalla Commissione europea e presentate ieri c’è: in particolare, si chiede che la copertura degli NPL non garantiti avvenga su base integrale – dunque a fronte di svalutazioni del 100% – in sette anni di tempo, e non in otto, dunque in un arco temporale minore. Esattamente, la svalutazione dovrà iniziare a partire dal terzo anno per un ammontare del 40% del credito; le svalutazioni saliranno poi al 55% dopo quattro anni, al 70% dopo cinque anni, all’85% al sesto anno, fino ad arrivare al 100% al settimo anno. La copertura per i garantiti potrebbe essere inferiore tuttavia alla soglia del 100%.
Nel caso infatti di alcune ‘inadempienze probabili’, per le banche che riuscissero a mostrare elementi che confermassero rimborsi regolari di una partesignificativa dell’esposizione, l’aspettativa di accantonamento del 100%, “per quel dato portafoglio o quella data esposizione“, potrebbe essere non appropriata.
Per i crediti non garantiti, la copertura dovrà avvenire invece entro due anni.
A Piazza Affari le banche riportano un trend contrastato: Banco BPM +0,72%, Bper -0,41%, Intesa SanPaolo -0,13%, Ubi Banca +0,48%, UniCredit -0,10%.
In ogni caso “l’addendum riguarda i crediti classificati come NPL in linea con la definizione dell’Autorità bancaria europea dopo il 1° aprile 2018″. E’ altrettanto vero che gli istituti di credito potrebbero avere tempo fino al 2021 per rendere esecutivo il rispetto delle disposizioni.
Si mette inoltre in evidenza un atteggiamento in qualche modo flessibile da parte dell’istituzione di Francoforte:
“Nel corso del dialogo di vigilanza la BCE discuterà con le singole banche gli eventuali scostamenti dalle aspettative sugli accantonamenti prudenziali indicate nell’addendum. A conclusione del dialogo di vigilanza, tenendo conto della situazione specifica di ogni banca, la Vigilanza bancaria della BCE deciderà, caso per caso, se e quali misure di vigilanza siano appropriate. I risultati di questo dialogo saranno integrati, per la prima volta, nel processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP) del 2021″.
La Bce esorta comunque le banche a prepararsi alle nuove regole:
“Le banche si dovrebbero preparare, utilizzando il tempo a disposizione per rivedere le proprie politiche e i propri criteri di sottoscrizione del credito in vista di ridurre la creazione di nuovi NPL, in particolare nelle attuali condizioni economiche favorevoli”.