Guerra commerciale Usa-Cina spaventa i mercati. Piazza Affari in rosso, sbanda Fca dopo i dati su immatricolazioni
La guerra commerciale in atto tra Stati Uniti e Cina si inasprisce e spaventa i mercati. Le Borse europee, compresa Piazza Affari, si muovono in territorio negativo. Francoforte cede lo 0,50%, mentre Parigi e Londra rimangono piatte rispettivamente con un -0,04% e un +0,02%. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib scivola dello 0,25% in area 22.453 punti. L’incertezza ha prevalso anche sui listini asiatici che questa mattina si sono mossi in ordine sparso, con Tokyo che ha chiuso in rialzo dello 0,13%, mentre Seoul ha ceduto l’1,40%, nonostante il rimbalzo di ieri sera di Wall Street.
A frenare gli entusiasmi è il nuovo atto nella guerra commerciale tra Usa e Cina. Dopo che Pechino ha annunciato tariffe su 128 beni importati dagli Usa, per un valore stimato di 3 miliardi di dollari, in risposta ai 60 miliardi di dazi imposti dall’amministrazione Trump, è arrivata nella notte la ribattuta americana. Il presidente Donald Trump ha deciso di imporre dazi al 25% su 1.300 prodotti tecnologici importati dalla Cina per un valore di circa 50 miliardi di dollari, invocando un cambiamento nelle pratiche cinesi sulla proprietà intellettuale (Leggi QUI).
La giornata sarà movimentata da numerose indicazioni macro. Questa mattina verrà diffuso il tasso di disoccupazione in Italia e nell’Eurozona. L’Istat diffonderà anche l’aggiornamento sui conti pubblici con le nuove stime di deficit e debito dopo le valutazioni Eurostat sull’impatto del salvataggio delle due banche venete. Ma l’attesa maggiore è per il dato sull’inflazione nella zona euro. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungerà il sondaggio Adp sull’occupazione, in vista dei più importanti dati sul lavoro di venerdì. In Italia intanto prendono il via oggi al Quirinale le consultazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con le forze politiche in vista della formazione del nuovo governo dopo le elezioni del 4 marzo.
Tra i titoli di Piazza Affari, male Fiat Chrysler che scivola dell’1,5% dopo che ieri è scattata di oltre 7 punti percentuali in scia alla diffusione dei dati sulle vendite di auto negli Stati Uniti. Ad affossare oggi il titolo della casa automobilistica sono i deboli dati sulle immatricolazioni in Italia diffusi ieri a mercato chiuso (Leggi QUI). Continua la sua discesa Stmicroelectronics che dopo il -3% di ieri oggi segna un ribasso di 1 punto percentuale. Sul fronte opposto, invece, sale Mediaset che con un +1,5% conquista la vetta del Ftse Mib, proseguendo la corsa di ieri innescata dall’accordo raggiunto con Sky Italia.