Wall Street: futures in rialzo. Focus su annunci Fed, Bank of England, Bce
Futures Usa in rialzo nella giornata del Super Thursday delle banche centrali, e all’indomani dell’annuncio del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, sul tapering e sui tassi. I futures sul Dow Jones avanzano di 230 punti circa (+0,63%), a 36.040 punti; i futures sullo S&P avanzano dello 0,69% a 4.733, mentre i futures sul Nasdaq fanno + 0,72% a 16.405.
Ieri a Wall Street il Dow Jones è scattato di 383 punti (oltre +1%) a 35.927 punti, il Nasdaq è salito del 2,15% a 15.565 punti, mentre lo S&P 500 è avanzato dell’1,63% a 4.709 punti circa.
La Fed di Jerome Powell ha annunciato ieri una forte accelerazione del tapering, il programma di riduzione degli acquisti di asset che la banca centrale effettua ogni mese.
A partire dal mese di gennaio del 2022, gli acquisti di asset passeranno a 60 miliardi di dollari di bond (rispetto ai $120 miliardi al mese acquistati con il piano originario di Quantitative easing lanciato nel 2020, per contrastare gli effetti della pandemia Covid).
Dal dot plot del Fomc è emerso che gli esponenti della Fed prevedono per l’anno prossimo tre rialzi dei tassi, rispetto a una sola stretta che era stata precedentemente prevista per l’anno prossimo. La Fed ha lasciato i tassi sui fed funds invariati nella forchetta compresa tra lo zero e lo 0,25%.
“Gli sviluppi economici e i cambiamenti all’outlook avallano questa evoluzione di politica monetaria, che continuerà a fornire un appropriato supporto all’economia”, ha commentato il numero uno della Fed, Jerome Powell, nella conferenza stampa seguita all’annuncio del Fomc.
Nel comunicato si legge che i tassi rimarranno al livello attuale “fino a quando le condizioni del mercato del lavoro non avranno raggiunto livelli coerenti con le valutazioni della Commissione in merito alla massima occupazione”.
In generale, gli analisti spiegano la reazione positiva dell’azionario con il fatto che l’annuncio della Fed ha finalmente rimosso un elemento di incertezza.
Altre sorprese sono arrivate nella giornata di oggi, con la Bank of England che ha annunciato di aver alzato i tassi per la prima volta dall’inizio della pandemia Covid-19, nonostante l’intensificarsi dei timori sulla diffusione della variante Omicron.
La Commissione di politica monetaria della BoE (MPC), ha votato per aumentare i tassi dal minimo storico dello 0,1% allo 0,25%, ritenendo che le pressioni rialziste sull’inflazione siano superiori ai rischi all’economia derivanti dalla nuova variante.
D’altronde, proprio ieri il dato ufficiale relativo all’inflazione UK misurato dall’indice dei prezzi al consumo ha indicato un balzo, a novembre, del 5,1%, sulla scia del boom dei prezzi energetici e delle strozzature che stanno colpendo l’economia. Il target di inflazione della Bank of England è pari al 2%. Due giorni fa un avvertimento contro il rischio di un nulla di fatto sui tassi da parte della Bank of England era arrivato dal Fondo Monetario Internazionale.
Pochi minuti fa è arrivato anche l’annuncio della Bce, che ha confermato i tassi, come da attese.
A questo punto i mercati attendono indicazioni da Christine Lagarde, che prenderà la parola alle 14.30 ora italiana, con la conferenza stampa successiva all’annuncio dei tassi.
La Bce ha reso noto nel frattempo di prevedere un allentamento degli acquisti di asset che avvengono nell’ambito del suo programma PEPP, o anche QE pandemico, nel primo trimestre del 2022.