Piazza Affari corre insieme ai BTP, riscossa di Mps
Btp e Piazza Affari corrono a braccetto oggi, in coincidenza con la chiusura del primo giro di consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo. L’indice Ftse Mib sale alle 14:38 dell’1,82% a 22.851 punti con la forte spinta di Fca e Telecom Italia. Sul mercato si sono attenuate le preoccupazioni su una possibile guerra commerciale tra Usa e Cina grazie anche alle parole del consigliere economico del presidente Donald Trump, Larry Kudlow, che ha detto che l’amministrazione sta “negoziando” con Pechino e non è impegnata in una guerra commerciale.
Importante sponda dall’ulteriore restringimento dello spread con il differenziale di rendimento tra BTP e Bund sceso a quota 121 punti base e il rendimento del Btp decennale all’1,73%, sui minimi dal 12 dicembre 2017. Lo scenario politico rimane comunque ancora molto incerto con Matteo Salvini, leader della Lega, mostratosi aperto a un atteggiamento costruttivo nell’interesse dell’Italia. “Niente governi a tempo, serve un esecutivo che duri 5 anni”, ha detto salvini dopo l’incontro con Mattarella.
A Milano in volata FCA (+5,77% a 18,62 euro) che ha annunciato di aver autorizzato i vertici del gruppo a sviluppare e rendere operativo un piano per lo spin off di Magneti Marelli. Agli azionisti di FCA saranno distribuite le azioni di una nuova holding company Magneti Marelli. La separazione dovrebbe essere completata per fine 2018 o inizio 2019 e le azioni di Magneti Marelli saranno quotate presso Borsa Italiana.
Sotto i riflettori anche Telecom Italia (+3,85%) con le ultime indiscrezioni stampa che vedono Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) pronta ad entrare nell’azionariato con una quota fino al 5 per cento. Secondo quanto riferisce Il Messaggero, un cda straordinario odierno di Cdp dovrebbe approvare l’ingresso nel capitale di Tim con una quota tra il 2% e il 5%: ai valori attuali l’impegno sarebbe di 550 milioni di euro.
Prepotente scatto infine per Mps, arrivata a salire del 9%. Già ieri il titolo aveva iniziato a risalire la china con un progresso dell’1,5%. Il mercato ha accolto bene le rassicurazioni arrivate dall’ad Marco Morelli che a Londra ha incontrato la comunità finanziaria affermando che il piano di ristrutturazione sta procedendo come previsto. Nessun commento sulle voci relative a una possibile aggregazione. Indiscrezioni odierne rimarcano come dai vertici di Mps si esclude che la Bce possa avanzare ulteriori richieste e non ci sarà un altro aumento di capitale.