Conti pubblici: Upb, spesa per banche venete non inciderà su saldo strutturale
Le revisioni operate sull’indebitamento netto per il sostegno del settore bancario non dovrebbero incidere né sul saldo strutturale, né sulla regola della spesa, dato che i relativi oneri sono classificati tra le misure una tantum. Lo rimarca oggi l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), organismo indipendente che ha il compito di svolgere analisi e verifiche sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del Governo e di valutare il rispetto delle regole di bilancio nazionali ed europee. Con riferimento al debito, aggiunge l’Upb, gli interventi potrebbero essere considerati quali fattori rilevanti che possono giustificare parte dello scostamento dal percorso di aggiustamento previsto.
Le revisioni riferite alle operazioni a sostegno del settore bancario (Banche Venete e MPS) e l’aggiornamento delle fonti statistiche rispetto al dato di marzo (che comporta ulteriori revisioni per circa 1,2 miliardi) determinano un aumento dall’1,9 al 2,3 per cento del rapporto indebitamento netto/PIL del 2017. Il saldo nominale rimane in discesa di 2 decimi di punto rispetto al consuntivo 2016 (dal 2,5), mentre è più elevato di due decimi di punto rispetto alla stima per il 2017 del Documento programmatico di bilancio 2018.
Anche l’incidenza sul PIL del debito del 2017 viene rettificata passando dal 131,5 (stimato dall’Istat nella Nota del primo marzo 2018) al 131,8 per cento. Tale incidenza mantiene comunque un profilo moderatamente decrescente rispetto al 2016, quando è risultato pari al 132 per cento.