Trump su guerra commerciale: Wall Street soffrirà, ma alla fine saremo più forti
Alert sui mercati dopo le parole proferite dal presidente americano Donald Trump, in merito agli effetti che l’acuirsi di una guerra commerciale – contro la Cina, ma non solo – potrebbe avere su Wall Street.
Intervendo alla trasmissione radiofonica “Bernie & Sid in the Morning” di WABC Radio, Trump si è così espresso:
“Non sto dicendo che non ci sarà un po’ di sofferenza (sui mercati). Potremmo assistere a qualche perdita, ma quando avremo finito avremo un paese più forte, ed è di questo che si tratta”.
Insomma, Wall Street potrà anche “soffrire” a causa delle tensioni commerciali con la Cina e con altri paesi ma, nel lungo termine, rassicura Trump, gli americani staranno meglio, grazie alle sue decisioni improntate al protezionismo.
Trump è determinato insomma ad andare dritto per la sua strada, anche a costo di far pagare un dazio alla stessa Wall Street:
“Dobbiamo fare quello che altre persone non farebbero. Dunque, è probabile che (i mercati) subiranno un colpo, ma alla fine saremo ancora più forti”.
La minaccia non è solo verso la Cina: “E’ qualcosa che doveva essere fatto e, se guardate bene, non si tratta solo del commercio con la Cina …ma (del commercio) con tutti”.
In ogni caso, continua il presidente americano, “il mercato è balzato del 40% o del 42%”.
Tale frase innervosisce i mercati, in quanto viene vista come la prova del fatto che Trump è disposto a tutto pur di vincere una guerra commerciale. Guerra commerciale che, a questo punto, stando alle sue stesse parole, non è solo contro la Cina, ma contro il mondo intero.
In una Wall Street già piegata dai timori sul protezionismo, il Dow Jones perde più di 300 punti (-1,3% circa), mentre il Nasdaq e il Dow Jones arretrano di 1 punto percentuale circa.
Tra l’altro, Cnbc riporta che “un funzionario della Casa Bianca ha riferito che l’amministrazione Usa riconosce che le decisioni di Trump stanno colpendo il mercato azionario”, ma che “questo è un problema che va avanti da molto” e che “il presidente deve mantenere le promesse più cruciali che ha fatto durante la campagna elettorale”.