Incremento di mezzo punto percentuale per Piazza Affari, Tim sempre sotto i riflettori
Le rassicurazioni arrivate dal presidente cinese Xi Jinping, che ha promesso nuove liberalizzazioni e maggiore apertura dell’economia alle imprese estere, permettono al listino milanese, ed alle altre piazze europee, di chiudere la seduta con il segno più.
All’interno del Ftse Mib, che ha terminato in rialzo di mezzo punto percentuale a 23.173,68 (+0,52%), spicca il +3,04% di Telecom Italia, dopo che, in vista dell’assemblea del 24 aprile, il Cda ha definito illegittima l’integrazione sulle nomine nell’ordine del giorno.
Intanto Elliott è salito all’8,8% del capitale (ma può portare la quota detenuta al 13,7% con l’utilizzo delle opzioni).
Contrastato il comparto bancario con il -0,86% di UniCredit, il -1,38% di Banco BPM e il -0,6% di Ubi da un lato e il +0,5% di Intesa Sanpaolo, il +0,3% di BPER e il +0,55% di Fineco dall’altro. Tra gli altri titoli, +1,35% di OVS su cui Kepler Cheuvreux ha confermato il “buy” con prezzo obiettivo a 7 euro (oggi a 4,972€).
In agenda macro l’aggiornamento relativo la produzione industriale del nostro Paese, scesa dello 0,5% rispetto a gennaio, quando aveva già segnato una flessione dell’1,9%. Su base annua si è registrato un aumento del 2,5% (dati corretti per effetto calendario), contro il +4% delle rilevazioni precedenti.