Siria, tensione alle stelle Usa-Russia. Petrolio a record in oltre tre anni, paga anche Arabia Saudita
I timori legati all’escalation delle tensioni tra la Russia di Vladimir Putin e gli Stati Uniti di Donald Trump fanno scattare al rialzo i prezzi del petrolio.
Un attacco aereo in Siria viene considerato sempre più probabile, dopo che Trump ha avvertito la Russia di tenersi pronta all’arrivo di missili contro Damasco.
Le preoccupazioni geopolitiche si riflettono nelle quotazioni del petrolio, che riportano un rally anche dopo la notizia del lancio di sette missili dei ribelli houti dello Yemen contro l’Arabia Saudita.
I missili sarebbero stati puntati anche contro la sede del ministero della Difesa saudita. Un drone sarebbe stato inoltre lanciato contro una fabbrica di proprietà del colosso petrolifero Saudi Aramco, controllato dal regno.
I prezzi del Brent crude sono così balzati nelle ultime ore fin oltre quota $73, a $73,9 al barile, al massimo dal 28 novembre del 2014, dunque in più di tre anni. Il contratto WTI sul Nymex di New York è salito fino a $67,45, record dal 4 dicembre del 2014.