Apple vuole farsi da sola i chip e STM sbanda a Piazza Affari, a rischio tenuta soglia dei 40 euro
Male oggi STMicroelectonics che cede al momento cede oltre il 3,3% a Piazza Affari a quota 40,58 euro. I ribassi sono riconducibili all’indiscrezione raccolta da Bloomberg secondo cui Apple starebbe assumendo ingegneri per sviluppare chip proprietari. Gli ingegneri lavoreranno su radio wireless, circuiti integrati a radiofrequenza e un system-on-a-chip wireless e svilupperanno anche semiconduttori per la connessione a Bluetooth e Wi-Fi. La notizia è negativa per tutta la catena di fornitura di Apple compresa STM, infatti la società di Cupertino rappresenta, stando agli ultimi dati pubblici di fine 2020, il 24% dei ricavi di STM. Gli analisti di Equita stimano che tra i componenti forniti da STM per iPhone, circa metà del fatturato sarebbe legato ai sensori responsabili della funzione di riconoscimento facciale (Face ID). La sim milanese non vede rischi di disruption imminente per il gruppo italo-francese, “ma la visibilità su Apple nel medio termine rimane bassa e la concentrazione troppo elevata”. Equità ha inoltre confermato il rating Hold (mantenere in portafoglio) sul titolo con un target price a 44 euro.
Analisi Tecnica: occhio al supporto psicologico in area 40 euro
Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per il produttore di chip. Dopo aver sfiorato i massimi storici in area 46,30 euro il titolo, nelle ultime settimane, ha ritracciato fino ai prezzi attuali. In caso di prosecuzione ribassista il prossimo supporto statico fondamentale, in grado di sorreggere i prezzi, è area psicologica di 40 e in caso di violazione di tale livello la situazione tecnica si complicherebbe ulteriormente con target più profondo in zona 35,50 euro. Al contrario, al rialzo sarà fondamentale prima un ritorno a 45,75 euro prima di puntare ad un ritorno sui massimi storici, raggiunti a 47,42 nel 2000. Nonostante la debolezza delle ultime sedute la situazione tecnica di medio-lungo è molto positiva per il titolo che da ormai 9 anni permane in una tendenza rialzista con una posizione dei prezzi al di sopra della media mobile a 200 periodi.