Piazza Affari regina d’Europa con banche e Fca
Martedì euforico per Piazza Affari che ha fatto da lepre nella corsa al rialzo delle Borse europee.L’indice Ftse Mib si è portato sui nuovi massimi da inizio febbraio chiudendo a quota 23.649 punti (+1,37%), non distante dai massimi annui toccati a gennaio. Il tonfo dell’indice Zew, sceso più del previsto a -8,2 punti ad aprile (consensus -5,1) non ha scomposto i mercati. L’earning season negli Usa continua a convincere con anche Goldman Sachs in grado di battere le attese nel primo trimestre. In Italia le banche hanno trovato un’importante sponda nell’accordo vincolante firmato da Intesa Sanpaolo con Intrum per costituire una partnership strategica riguardante i crediti deteriorati (Npl). Secondo gli analisti di BofA l’accordo sottoscritto da Intesa è da leggere positivamente per l’intero settore. Buoni riscontri anche dall’ultimo rapporto Abi con il livello delle sofferenze nette sceso ai minimi degli ultimi 6 anni.
Intesa Sanpaolo ha chiuso la seduta con un +0,94% nel giorno dell’ufficializzazione dell’accordo vincolante con Intrum per costituire una partnership strategica riguardante i crediti deteriorati (Npl). “L’accordo è un importante elemento di accelerazione della riduzione del rischio di bilancio, in linea con gli obiettivi del piano”, rimarcano gli analisti di Banca Akros. Il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha dichiarato che l’operazione Npl permetterà all’istituto di imporsi come miglior banca all’intero dell’UE.
Maglia rosa di giornata per FCA (+3,7% a 19,57 euro) che si è avvicinata al traguardo dei 20 euro, ossia a ridosso dei massimi storici. Il 26 aprile il gruppo italo-americano comunicherà i risultati dei primi 3 mesi dell’anno. Secondo gli analisti di Mediobanca Securities, che confermano la raccomandazione outperform e il target price di 22 euro, sarà Jeep a guidare la crescita dei margini del gruppo. “Per ragioni stagionali, il primo trimestre è quello più leggero dell’anno, con un Ebit che pesa di solito all’incirca il 15-23% del margine dell’intero esercizio e con un assorbimento di cassa da attività operative”, scrivono gli esperti, indicando, come principali catalyst, “il nuovo piano e lo spin-off di Magneti Marelli. Entrambi saranno presentati nel mese di giugno”.
Molto bene anche Ferrari (+1,65%) con Goldman Sachs che prevede un ebit oltre le attese nel primo trimestre (risultati in uscita il 3 maggio). La casa d’affari indica quota 200 milioni rispetto ai 188 milioni del consensus Bloomberg. Per l’intero 2018 l’ebit è stimato in area 827 milioni con consegne di auto sopra il muro delle 9 mila unità.