Tim, presidente de Puyfontaine attacca fondo Elliott: vuole riportare azienda nel passato
Come da richiesta della Consob arrivata lo scorso 13 aprile, TIM ha reso disponibile l’integrazione dell’informazione già messa a disposizione dei soci per l’assemblea del 24 aprile 2018. E’ quanto ha deciso il consiglio di amministrazione attraverso una delibera che è stata approvata a maggioranza nella riunione del consiglio di ieri.
Nelle integrazioni chieste dalla Consob, inclusa anche una lettera del presidente di TIM Arnaud de Puyfontaine:
Il presidente ha detto di essere “profondamente preoccupato” per l’iniziativa di un fondo attivista (fondo Elliott) che agisce contro gli interessi della Società e dei suoi azionisti, attraverso una iniziativa che, secondo de Puyfontaine, è il risultato di “una campagna ben pianificata” che ha come obiettivo quello di riportare TIM, grande Gruppo italiano e internazionale, indietro nel passato.
Il Presidente ricorda come, grazie alla nomina di Amos Genish ad amministratore delegato di TIM e grazie alla sua esperienza senza precedenti nell’industria delle telecomunicazioni, sia stato approvato un nuovo piano industriale a lungo atteso “finalizzato a far risorgere TIM”. Piano che è stato apprezzato dalla comunità internazionale.
E invece ora “tutto questo sforzo e dedizione sono adesso sotto attacco da parte di un fondo attivista con una strategia di breve periodo”.
Per il Presidente Arnaud de Puyfontaine sarebbe stato più opportuno lasciare agli azionisti la nomina dei membri di tutto il Consiglio ai sensi delle leggi applicabili. Motivo per cui, spiega, ha “rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili con efficacia dall’inizio della prossima Assemblea, ossia dalle ore 11.00 del 24 aprile 2018”.