Titoli legati alle commodity: opportunità in vista?
“La spinta di fine ciclo e le valutazioni interessanti potrebbero consentire ai titoli delle commodity di esprimere il proprio potenziale”. Ne è convinto Erik Knutzen, capo investimenti di Neuberger Berman. Per sostenere la sua tesi l’esperto parte dal fotografare i segnali – dinamiche di utili, inflazione e tassi – per cui la fase finale del ciclo economico mondiale “straordinariamente lungo” è in atto e di conseguenza passa a evidenziare “alcune opportunità di investimento potenzialmente interessanti”.
Come ricorda Knutzen simili fasi sono state storicamente caratterizzate da un aumento dell’inflazione e dal rincaro dei prezzi delle materie prime. Ed è quello che sta avvenendo oggi: da inizio aprile a oggi, i benchmark delle commodity hanno segnato un forte rialzo e da inizio anno hanno largamente battuto i listini azionari globali, in scia all’ottimo andamento dell’energia, dei metalli preziosi e dei metalli industriali. L’effetto di questo rialzo? Per il cio di Neuberger Berman il rincaro delle materie prime indica con ogni probabilità che le società del settore registreranno un aumento degli utili. Ma su quali settori focalizzare l’attenzione? Knutzen spiega: “Il settore dell’energia potrebbe essere un’opportunità emergente. Inoltre, le dinamiche del settore forniscono alcune lezioni importanti sulle fasi finali del ciclo economico nel suo complesso. Vi sono molte aree dell’economia in cui gli investimenti sono rimasti modesti, causando un’inadeguatezza di capitale per soddisfare l’aumento della domanda da parte di aziende e consumatori. Gli investimenti possono temporaneamente migliorare la produttività e la capacità dell’economia di rispondere a un aumento dei prezzi, moderando l’inflazione e prolungando il ciclo economico in un circolo virtuoso. Liberare questa energia imprigionata può imprimere un forte slancio al ciclo che si avvia alla maturità”.