FCA: utile trimestrale supera quota 1 miliardo, debito scende più del previsto
Utile netto in aumento del 60%, debito netto industriale in forte calo e conferma dei target 2018. Questo il quadro che emerge dalla lettura della trimestrale di Fiat Chrysler Automobiles e che permette al titolo di registrare un balzo del 3,47% a 19,81 euro.
In versione “adjusted”, l’utile netto è salito del 55% a 1.038 milioni di euro mentre il dato completo ha segnato un +59% a 1.021 milioni di euro in scia della riduzione degli oneri finanziari e delle imposte sul reddito: i primi si sono attestati a 309 milioni di euro, -127 milioni, mentre le seconde, grazie alla riforma fiscale statunitense, si sono ridotte di 164 a 264 milioni.
I ricavi netti hanno totalizzato 27 miliardi di euro, -2% a causa dell’impatto negativo dei cambi: al netto dell’andamento delle valute, il dato segna un +9%. Sia l’andamento dell’utile, sia quello del fatturato, risultano sostanzialmente allineati con il consenso degli analisti.
Le consegne globali hanno superato la soglia del milione di unità totalizzando 1.204.000 veicoli (+5%): a livello geografico la spinta è arrivata da NAFTA e LATAM mentre guardando ai singoli brand spicca il +37% delle consegne globali di Jeep.
Meglio del previsto l’andamento del debito netto industriale che, in miglioramento di 1,1 miliardi rispetto a dicembre 2017, è risultato negativo per 1,313 miliardi. Gli analisti di Equita avevano stimato 2,573 miliardi mentre Banca IMI si aspettavano un dato a 2,805 miliardi.
La società ha confermato i target 2018, con ricavi in quota 125 miliardi, l’Ebit adjusted sopra 8,7 miliardi e l’utile netto, sempre in versione depurata, a circa 5 miliardi. La liquidità netta industriale è vista a 4 miliardi.
“Risultati in linea con le nostre attese”. Così il Chief Executive Sergio Marchionne ha avviato la conference call di presentazione dei conti. La conferma dell’outlook è legata “a cosa vedo in America Latina”. Nel complesso, “i business del gruppo sono in buone condizioni”.