Bancari tonici a Piazza Affari: mercato apprezza i conti di Mediobanca. Questione Bollorè e patto: nessuna novità
Comparto bancario ben impostato questa mattina a Piazza Affari. Tra i singoli titoli in evidenza sin dalle prime battute Mediobanca che questa mattina ha presentato questa mattina i risultati dei primi nove mesi dell’esercizio 2017/2018: il titolo, tra i migliori del Ftse Mib, avanza di quasi il 2% oltre la soglia di 10 euro. Positiva anche Bper che avanza del 2,2% a 5,03 euro e Ubi Banca che segna un +1,76% a 4,274 euro dopo avere pubblicato questa mattina i conti del primo trimestre, con un utile, pari a 117,7 milioni di euro, migliore delle attese.
Tornando ai numeri di Mediobanca, il gruppo bancario di piazzetta Cuccia ha registrato nei primi 9 mesi dell’esercizio un utile netto di 681,9 milioni, in aumento dell’11,1% rispetto ai 613,9 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio passato. Un risultato che riflette, precisa una nota, il progressivo consolidamento delle acquisizioni nel Wealth Management nonché il buon andamento di tutte le altre divisioni, in particolare del consumer banking.
Mediobanca segnala inoltre che al risultato netto concorrono 95,9 milioni di plusvalenze nette (realizzate prevalentemente sulla cessione Atlantia del primo trimestre), solo in parte assorbite dal contributo ai fondi di risoluzione e tutela dei depositi (36,7 milioni contro 78,4 milioni) di cui 26,3 milioni registrati nell’ultimo trimestre per l’accantonamento ordinario al Single Resolution Fund.
I ricavi sono invece cresciuti del 9% a 1,8 miliardi di euro con un risultato operativo che ha mostrato un rialzo del 19% a 813 milioni. “I nove mesi segnano un nuovo record di ricavi e utili”, afferma la società in una nota. Nel periodo in esame il margine di interesse è cresciuto del 6% e le commissioni del 14%.
A livello patrimoniale il Cet1 sale di 100 punti base, attestandosi al 13,9% dal precedente 12,9% “al miglioramento concorre la prima applicazione dei modelli interni per il calcolo delle attività ponderate del portafoglio large corporate (+140bps) solo in parte assorbiti dall’acquisizione Ram Active Investments.
Quanto ai risultati del terzo trimestre, i ricavi hanno superato per la prima volta la soglia di 600 milioni di euro (pari a 630 milioni), mentre l’utile netto è salito a 205,6 milioni dai 195,7 milioni al 31 marzo 2017, battendo le previsioni del mercato pari a 189,6 milioni.
La posizione di Bollorè & Co.
Nessuna comunicazione di disdetta dal patto di sindacato da Vincent Bolloré o da parte di altri soci. Così il numero uno Mediobanca, Alberto Nagel, a chi gli domandava se i recenti problemi del manager francese possano avere delle conseguenze ed interferire sull’uscita dal patto di sindacato.