Mediobanca, Nagel: da Bolloré no indicazioni uscita patto. Raccogliamo interesse investitori istituzionali
“Né da Bollorè né da altri abbiamo avuto comunicazioni di uscita dal patto. Al riguardo, noi siamo pronti su entrambi gli scenari, che ci trovano perfettamente preparati”. Così ha detto Alberto Nagel, nel corso di un briefing telefonico sui risultati dei primi 9 mesi dell’sercizio 2017-2018.
La precisazione su Vincent Bolloré è arrivata in risposta a un’osservazione sui guai giudiziari recenti del finanziere bretone, azionista di maggioranza di Vivendi, colosso media francese che detiene il 23,9% in TIM.
“Il primo, quello di permanenze del patto almeno fino al 2019 e quindi senza finestre di uscita anticipata, è lo status quo. Uno status quo che ha consentito alla banca di svilupparsi e di generare i risultati nella più totale autonomia e indipendenza e di cambiare il suo modello di business in maniera profonda. Quindi noi non possiamo che essere grati agli azionisti che hanno accompagnato questo tipo di percorso”.
“D’altra parte, questo tipo di percorso ha prodotto anche altri risultati interessanti: è una novità di pochi giorni il fatto che il totale degli investitori istituzionali in Mediobanca ha raggiunto la quota del 45% del capitale. Questo numero era la metà solo qualche anno fa. Il percorso evolutivo della banca è stato dunque accompagnato da un forte interesse degli investitori istituzionali e quindi anche lo scenario in cui non vi fosse il patto e vi fosse un azionariato diffuso tra istituzionali e azionisti stabili è uno scenario al quale noi siamo già preparati da tempo e consentirebbe ugualmente un buon percorso alla banca”.