Notizie Notizie Mondo Gundlach bullish su petrolio e commodities, occhio a soglia pericolo per bond Usa

Gundlach bullish su petrolio e commodities, occhio a soglia pericolo per bond Usa

25 Maggio 2018 08:38

Fenomeno petrolio, continua a salire anche a fronte di un dollaro in rally, quando invece, in base alla tradizione, le quotazioni di entrambi gli asset tendono a presentare una relazione inversamente proporzionale. Il Re dei bond Jeffrey Gundlach, in questo contento, rimane bullish sull’oro nero:

“Prevedo che i prezzi del petrolio saliranno fino a quota $90“. In generale l’investitore è bullish sulle commodities almeno dallo scorso 13 dicembre.

Questa asset class, ha detto, è stata “la parte migliore dei mercati”, mentre “i bond sono scesi da allora, e l’azionario, almeno in Usa, si è mosso in modo laterale”. D’altronde, per l’appunto, “il dollaro ha segnato un rally, e nonostante questo il petrolio è ai massimi degli ultimi anni. Ciò dimostra che il petrolio è davvero forte, visto che sale insieme al dollaro”.

Detto questo, “non credo che la forza del dollaro continuerà ancora”. Certo, il Dollar Index, a suo avviso, potrebbe salire fino a 95 o anche 98 (dai 94 circa): “ma questo è il massimo che prevedo, e in realtà non credo che salirà fino a 98”.

Per i metalli, invece? In questo caso, “affinché continuino a salire, è necessario che il dollaro si indebolisca”.

Riguardo all’outlook sull’inflazione degli Stati Uniti, Gundlach ritiene che l’indice dei prezzi al consumo potrebbe balzare fino al 3%, complice l’assist che arriva dai prezzi del petrolio. Ma con un CPI al 3,5%, “la Fed potrebbe decidere di fermarsi”.

E’ cruciale inoltre che gli investitori prestino attenzione a due sessioni in cui i tassi sui Treasuries a 30 anni chiudano consecutivamente sopra la soglia del 3,22%. A quel punto, la Fed potrebbe infatti secondo il Re dei Bond aver perso il controllo. “Sono i bond a lunga scadenza che contano. E questa è l’ultima ragione per cui riteniamo che, fino alla soglia del 3,22%, il mercato toro dei bond potrebbe resistere”.

Fino a questo livello, che può essere considerato una sorta di soglia pericolo, non ci sarebbero dunque problemi per chi è bullish sui bond americani. I problemi sorgerebbero con il superamento di questa soglia.

In occasione del webcast con gli investitori, Gundlach ha affrontato anche il capitolo Bitcoin (che viaggia attorno a quota $7.800 circa), definendolo “precursore del sentiment speculativo”, e aggiungendo “è la storia del cambio di direzione che potrebbe essere seguita anche dagli altri asset rischiosi”.

Affrontata, in termini operativi,  l’importanza dell’analisi tecnica.

Gundlach ha fatto notare che “l’analisi tecnica a volte funziona, altre volte fallisce”. Di norma, “funziona quando i livelli di supporto e resistenza del mercato sono sincronizzati con i segnali che arrivano dal sentiment”.

“Quando questi fattori si presentano insieme l’analisi tecnica funziona il 70% delle volte”.

L’investitore ha ricordato infine che sono 35 anni che investe in via professionale e di aver battuto il mercato il 75-80% delle volte. La metà dei suoi successi si spiega con l’analisi tecnica, l’altra metà con l’analisi fondamentale e la comprensione della psicologia degli investitori e la natura dell’uomo.